COURMAYEUR (ITALPRESS) – “Il problema maggiore è la valorizzazione dei nostri laureati. Stiamo cercando di lavorare insieme all’industria per iniziare a colmare questo gap di competenze, e poi sto chiedendo al mondo del lavoro di valorizzare sia nel privato che nel pubblico. Ci sono concorsi nella PA che a volte vanno deserti nelle materie Stem”. Queste le parole di Maria Cristina Messa, ministro dell’università e della ricerca, a ‘Live in Courmayeur’ a Sky TG24. E sulle differenze dell’Università sul territorio italiano assicura che “Il 40% dei fondi del Pnrr andranno al Sud, in gran parte per ridurre il gap”.
Sul test d’ingresso a Medicina la ministra aggiunge: “invece di aver un giorno all’anno e basta, fare un percorso che parta da orientamento, autovalutazione dal quarto anno delle superiori e un test che non riguardi solo la conoscenza, credo possa essere più accettabile. È chiaro che con 70 mila domande, tanti giovani bravissimi possono restare esclusi”. “Studiare all’estero fa crescere moltissimo, poi la decisione di restare in Italia o meno è legata alle opportunità ed è qualcosa su cui lavoriamo forte – spiega in risposta a un’altra questione – In realtà abbiamo un aumento delle iscrizioni negli ultimi anni e nei corsi più gettonati abbiamo dovuto mettere il numero programmato. Il nostro punto di forza è quello di avere una formazione teorica molto trasversale e non troppo specialistica. L’altro lato della medaglia è che può sembrare lontano dal mondo della professione e dall’introduzione della tecnologia”.
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