Ultim’ora in Sicilia: da oggi le strisce bianche non esistono più | “Paghi anche per parcheggiare vicino casa tua”

Notizia che fa storcere il naso a molti cittadini che presto dovranno pagare anche per parcheggiare nei pressi di casa.
Le strisce blu, che delimitano gli stalli di parcheggio a pagamento, sono ormai un elemento onnipresente nel paesaggio italiano. La loro introduzione risale a diversi decenni fa, sebbene la loro diffusione capillare, come la conosciamo oggi, sia un fenomeno consolidatosi soprattutto a partire dagli anni 2000. L’obiettivo principale della loro adozione è quello di gestire la crescente domanda di sosta nelle aree urbane.
La loro presenza si è estesa a macchia d’olio in quasi tutte le città, grandi e piccole. Inizialmente confinate alle aree centrali e di maggiore affluenza, le strisce blu hanno progressivamente raggiunto anche quartieri periferici e zone residenziali, diventando uno strumento fondamentale per le amministrazioni comunali.
La normativa di riferimento per le strisce blu è il Codice della Strada. In particolare stabilisce che i comuni possono “stabilire, anche senza tener conto dell’andamento dei flussi veicolari, aree destinate al parcheggio a pagamento“. È importante sottolineare che la legge richiede che queste aree siano adeguatamente segnalate.
Il Codice della Strada prevede che, nelle immediate vicinanze delle strisce blu a pagamento, debbano essere previsti degli stalli di sosta gratuiti, le cosiddette strisce bianche, in una proporzione adeguata. Questa disposizione mira a garantire un equilibrio tra la necessità di monetizzare la sosta e il diritto dei cittadini a trovare soluzioni.
Esonerati dal pagare le strisce blu
Non tutti sono tenuti a pagare per la sosta nelle aree delimitate dalle strisce blu. Le esenzioni variano leggermente da comune a comune, ma alcune categorie sono generalmente riconosciute a livello nazionale. I veicoli al servizio di persone con disabilità, muniti dell’apposito contrassegno europeo, sono quasi sempre esonerati.
Oltre alle persone con disabilità, in molti comuni sono previste esenzioni o agevolazioni per i residenti delle aree interessate, spesso tramite permessi speciali o abbonamenti a tariffa ridotta. Alcune città, inoltre, offrono il parcheggio gratuito nelle strisce blu ai veicoli elettrici o ibridi, incentivando così la mobilità sostenibile.

Stop al parcheggio gratuito
Chi risiede nei pressi di via Raffaello Sanzio a Catania, abituato a parcheggiare gratuitamente, dovrà presto affrontare un cambiamento: l’ex parcheggio Sanzio diventerà a pagamento. Attualmente, una porzione dell’area è aperta con 120 stalli disponibili gratuitamente, ma questa fase transitoria è destinata a concludersi. Il parcheggio, parte di un progetto più ampio che include anche un parco verde e un’area fitness, sarà gestito dall’AMTS.
Una volta completati i lavori, il parcheggio offrirà 315 posti auto e 12 per autobus, con tariffe agevolate: 0,50 € l’ora per le prime 7 ore, fino a un massimo di 3,50 € al giorno. L’obiettivo è incentivare l’uso dei mezzi pubblici, riducendo il traffico nel centro città e promuovendo una mobilità più sostenibile. Il progetto rappresenta un passo importante verso una Catania più vivibile e attenta all’ambiente.