UFFICIALE: approvate le ACCISE pure sulla PASTA | 3€ al pacco: costerà più della benzina

Pasta (Pixabay) Sicilianews24

Possibili novità importanti per i produttori e soprattutto i consumatori della pasta, che quindi potrebbe aumentare di prezzo. 

La pasta non è solo un alimento, ma un vero e proprio simbolo culturale in Italia, radicata profondamente nelle tradizioni culinarie e nel quotidiano degli italiani. Mangiare pasta non è un’abitudine, quasi un rito, un momento di convivialità e piacere irrinunciabile. È un piatto che unisce intere generazioni e si adatta a infinite varianti.

L’amore per la pasta si traduce in numeri impressionanti: l’Italia detiene il primato mondiale per il consumo pro capite, con una media di circa 23 kg di pasta all’anno per persona. Questo dato è significativamente più alto rispetto alla media globale, che si aggira intorno ai 5-6 kg pro capite, evidenziando quanto la pasta sia un pilastro fondamentale della dieta mediterranea.

La diffusione della pasta ha ormai superato i confini nazionali, conquistando palati in tutto il mondo. Nonostante le origini siano dibattute e forme simili esistessero già in diverse culture antiche, è l’Italia che l’ha elevata a icona gastronomica, esportando non solo il prodotto ma anche la sua cultura culinaria.

La sua versatilità, la facilità di preparazione e il suo sapore universale l’hanno resa un alimento amato in ogni continente. Dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Germania alla Francia, la pasta è diventata parte integrante delle cucine locali, spesso adattata e reinventata con ingredienti e sapori del posto.

Cosa sono le accise

Le accise sono imposte indirette sulla produzione o vendita di specifici beni di consumo e servizi. A differenza dell’IVA, che si applica sul valore aggiunto in ogni fase della produzione e distribuzione, le accise gravano direttamente sulla quantità del prodotto o sul servizio fornito. Sono applicate in un’unica fase della filiera, solitamente all’origine e il loro costo viene poi trasferito al consumatore finale attraverso il prezzo di vendita.

Queste imposte hanno una duplice funzione: rappresentano una fonte di gettito fiscale significativa per lo Stato e possono essere utilizzate come strumento per influenzare i comportamenti dei consumatori. Ad esempio, accise più alte su tabacco e alcolici mirano a disincentivarne il consumo per motivi di salute pubblica.

Pasta (Pexels) Sicilianews24

I dazi possono penalizzare sulla pasta

Il gruppo Barilla ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 4,9 miliardi di euro e un utile netto di 112 milioni, sebbene in calo rispetto al 2023 a causa di maggiori costi fiscali. Circa un quarto del fatturato proviene dagli Stati Uniti, mercato cruciale per il brand italiano .

Tuttavia, l’azienda rischia di essere penalizzata da eventuali dazi doganali fino al 20% sui prodotti agroalimentari USA, imposti dal governo Trump. Se dovessero entrare in vigore questi dazi comprimerebbero significativamente i margini (si parla sui social di una cifra vicina ai 3€ al pacco), già intaccati da costi addizionali come quelli della riorganizzazione societaria