Tre giovani sorpresi a rubare in una carrozzeria di via Pecoraino

Tre giovani sorpresi a rubare. La Polizia di Stato ha tratto in arresto Lucchese Giuseppe 20enne, Compagnone Gaspare 21enne e Donesi Emanuele 18enne, tutti palermitani residenti nella zona di Corso dei Mille, sorpresi dagli agenti dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, nella flagranza di furto all’interno dell’area di pertinenza di un esercizio commerciale di via Filippo Pecoraino.

Gli arresti sono da ascrivere alle attività di controllo del territorio messe in campo dalla Polizia di Stato, con riferimento anche alla verifica del rispetto da parte dei cittadini delle restrizioni volte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Tre giovani sorpresi a rubare, l’intervento della Polizia è avvenuto dopo la segnalazione di un cittadino

I fatti sono avvenuti intorno alle 00.15, di qualche giorno orsono, allorquando gli equipaggi della Polizia di Stato si sono recati in via Pecoraino dove era stata segnalata la presenza di tre soggetti, descritti dettagliatamente da un solerte cittadino che li aveva notati dalla propria abitazione, intenti a scavalcare la recinzione di una carrozzeria per autoveicoli.

Raggiunto immediatamente il luogo indicato, attraverso le indicazioni fornite dal cittadino rimasto in contatto telefonico con la Centrale Operativa, i componenti degli equipaggi, coordinandosi tra di loro hanno cinturato il perimetro dell’attività commerciale, in modo da precludere ogni possibile via di fuga ai malviventi; alcuni agenti sono poi entrati nell’esercizio alla ricerca dei soggetti; tre giovani, perfettamente corrispondenti alle descrizioni fornite, sono stati scovati sotto un rimorchio parcheggiato nell’area di pertinenza del negozio; dopo un vano tentativo di sfuggire ai poliziotti, sono stati bloccati e identificati.

Dai contestuali accertamenti effettuati all’interno della struttura, gli agenti hanno constatato che le porte di ingresso di due locali di pertinenza dell’esercizio commerciale erano state forzate attraverso l’utilizzo di una fascia a cricchetto, rinvenuta sul luogo e posta sotto sequestro e che una Motoape parcheggiata all’interno dell’officina presentava la portiera aperta e l’abitacolo rovistato. Da ulteriori accertamenti esperiti presso gli uffici di polizia, è risultato inoltre che uno dei giovani, Lucchese, già noto per precedenti di polizia era in atto anche sottoposto alla misura dell’Obbligo di Presentazione alla Polizia Giudiziaria.

I malviventi sono stati quindi tratti in arresto in flagranza per il reato di tentato furto aggravato in concorso e, al contempo, denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver violato le le prescrizioni emanate dal Governo per il contenimento del contagio da COVID-19.