I carabinieri per la Tutela ambientale e del Comando Provinciale di Messina insieme ai militari dell’Arma di Catania e Siracusa, hanno eseguito questa mattina 16 misure cautelari emesse dal gip, oltrechè al sequestro preventivo di due impianti di smaltimento e compostaggio di Giardini Naxos (ME) e Ramacca (CT).
Gli indagati rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, traffico illecito e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Contestati anche i reati di realizzazione di discariche abusive, invasione di terreni, deviazione di acque, falso e abuso d’ufficio: i traffici illeciti hanno infatti potuto contare sulla connivenza di pubblici funzionari.
L’operazione, che ruota attorno alla società Eco-Beach, ha colpito un’organizzazione criminale che operava nella Sicilia orientale.
Gli inquirenti parlano di un patto criminale tra imprenditori, soggetti legati al mondo politico e pubblici funzionari, con una precisa divisione di ruoli. L’indagine è nata dall’ennesimo straripamento del torrente San Giovanni, a Giardini Naxos.
I proprietari della società non avevano neppure dichiarato che l’insediamento era collocato sull’argine del torrente, e che unica via di accesso all’impianto era l’alveo del torrente stesso.
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