E se i candidati alle elezioni regionali, che si svolgeranno il 5 novembre, non dovessero solo superare l’esame del “favor popolare”, ma anche quelli- forse più severi- di cultura generale e del test antidroga?
Ha tuonato, come un atto di sfiducia, nelle ultime ore la proposta del segretario del Codacons.
“Ho lanciato questa proposta – afferma Tanasi – poiché si presume che gli eletti debbano essere la parte più rappresentativa della Sicilia. Appare lecita l’idea di conoscere il loro livello culturale, di correttezza ed eventuali abitudini, come l’assunzione di droghe”. Secondo Tanasi “per i cittadini è fondamentale avere delle garanzie in merito alla qualità dei soggetti che li rappresentano al potere”.
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