Tanomattinale

#Tanomattinale 1 febbraio 2022: addio al grandissimo Tito Stagno, il giornalista che ci raccontò la notte della luna; flotta di navi da guerra russe nel canale di Sicilia; morta nel sonno a 15 anni; duplice omicidio camorristico a Napoli; vetturino italo-americano ucciso a Brooklyn; Sanremo day

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Apro con una notizia che mi rattrista molto, ci lascia un volto amatissimo che ci ha raccontato tanto della storia contemporanea: è morto all’età di 92 anni – era nato a Cagliari il 4 gennaio 1930 – Tito Stagno, storico e grandissimo giornalista della Rai. professionista di formidabile bravura del servizio pubblico estremamente apprezzato e popolarissimo. Nell’immaginario collettivo degli italiani, il suo volto resterà legato per sempre a quella parola magica: “Toccato”, con cui la notte del 20 luglio 1969 ci annunciò che un uomo, Neil Armstrong, avevo posato per la prima volta il piede sulla luna. Da appassionato di sport, ho seguito e amato Tito Stagno ne ‘La domenica sportiva’, di cui è stato conduttore – insieme ad altri – dal 1979 al 1981 e nella stagione 1985-1986. Radiocronista, intervistatore e documentarista di grandissimo livello e molto coinvolgente, negli anni è stato il volto e la voce che ci ha raccontato alcuni dei più straordinari momenti della storia contemporanea, della nostra vita. Riposa in pace, grande Tito.

Non mi appassionano per niente le faide politiche scoppiate dopo la rielezione del presidente Mattarella, meno che mai i protagonisti/e. Non spenderò dunque qui neanche una riga, vi basta il bombardamento mediatico di giornali, siti e tv a caccia di curtigghio.

Trovo molto più importante una notizia che personalmente mi spaventa parecchio e che si collega alla sempre più pericolosa crisi tra Russia e Stati Uniti sulla questione Ucraina. Praticamente sentiamo vicinissimi i venti di guerra sulla nostra pelle di siciliani: una flotta di navi da guerra russe attraversa il canale di Sicilia (come si vede nella foto da Repubblica.it) nell’ambito di annunciate esercitazioni navali nel Mediterraneo. Le sei navi russe partite a metà gennaio dal Mare del Nord, dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico, dopo un lungo viaggio in mari tempestosi hanno varcato Gibilterra e domenica hanno cominciato ad attraversare il canale di Sicilia. Possono trasportare e far sbarcare circa 60 carri armati e più di 1.500 soldati. Si pensa che si stiano dirigendo verso la Crimea, al confine con l’Ucraina. Come già è noto, negli ultimi giorni Mosca ha avviato esercitazioni di tutte le sue flotte a livello globale, in coincidenza con l’aumento delle tensioni con l’Occidente per la crisi ucraina. Sul passaggio delle navi russe, lo Stato Maggiore della Difesa italiana ha pubblicato ieri una nota che riporto integralmente dal sito: ​”In riferimento a quanto apparso oggi su organi di stampa, in relazione al passaggio di un gruppo navale russo nel canale di Sicilia, lo Stato Maggiore Difesa precisa che la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi.

La NATO sta seguendo la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza, avvenuta a metà gennaio dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico), e continuerà a monitorarne il transito. Né le Forze NATO e né la formazione navale russa hanno posto in essere comportamenti o volontà escalatorie”. Rassicurazioni, dunque, ma anche molta attenzione e monitoraggio costante. Nel frattempo, si è consumato al Consiglio di sicurezza dell’Onu un altro passaggio del durissimo scontro in atto tra le due super potenze. L’ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro, Linda Thomas-Greenfield, ha detto: «L’aggressione della Russia non mette in pericolo solo l’Ucraina ma l’Europa. Continuiamo a sperare che Mosca scelga la strada della diplomazia e non del conflitto, ma non possiamo stare ad aspettare e vedere cosa succede … La situazione che stiamo fronteggiando in Europa è pericolosa e urgente e la posta in gioco per l’Ucraina, e per ogni Stato membro dell’Onu, non potrebbe essere più alta. Le azioni di Mosca colpiscono il cuore della Carta delle Nazioni Unite e sono una minaccia chiara alla pace e sicurezza». Replica la Russia, che «esclude ogni possibilità di aggressione contro l’Ucraina», ha sottolineato il rappresentante permanente di Mosca presso l’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. Semmai, ha attaccato Nebenzia, i ripetuti allarmi degli Usa per una possibile invasione sono «provocatori». «Sembra che voi stiate chiamando una guerra, che stiate aspettando che ciò accada, come se voleste che le vostre accuse si rivelassero vere», ha affermato Nebenzia.

Cambiamo argomento. Tragedia e grande dolore a Palermo nel quartiere Sperone per la morte improvvisa nel sonno a soli 15 anni di Katia Spataro per cause che sarà l’autopsia a chiarire. Secondo le prime ricostruzioni, aveva detto di aveva detto di avere mal di testa e si era coricata nelle sua cameretta; ma quando il fratello è entrato per svegliarla, lei non ha più dato segnali di vita. Forse si è trattato di un infarto o di un malore che non le ha lasciato scampo, ma al momento è troppo presto per dirlo. Non aggiungo commenti e per scelta non pubblico il volto bellissimo di Katia. Semplicemente mi unisco all’infinito strazio dei familiari.

Due storie di cronaca nera. Si torna a uccidere a Napoli: sarebbe maturato nell’ambito della guerra tra gruppi camorristici rivali il duplice omicidio nel rione Don Guanella, quartiere periferico di Miano, vittime Pasquale Torre di 45 anni e Giuseppe Di Napoli, 35 anni. I sicari sarebbero entrati in azione in sella a uno o più scooter, o due uccisi erano in auto quando è scattato l’agguato. Uno dei due morti, Di Napoli, ha cercato di salvarsi: è uscito dall’auto e ha tentato di fuggire ma i killer lo hanno raggiunto e finito. Torre, invece, è stato trovato senza vita ancora seduto sul lato guida della vettura. Come racconta l’Ansa, gli agenti del commissariato Scampia e della Squadra Mobile hanno accertato che Pasquale Torre è fratello di Mariano Torre, collaboratore di giustizia legato al clan Lo Russo, colui che ha contribuito a fare luce sulla morte di Genny Cesarano, il giovane ucciso a soli 17 anni, il 6 settembre 2015, nel rione Sanità.

La seconda notizia di nera arriva da Brooklyn, distretto di New York. Un giovane italoamericano, Antony D’Onofrio, vetturino di 22 anni, di Brooklyn, con genitori italiani, padre di Latina e madre siciliana è stato ucciso a coltellate all’uscita di un ristorante. Il suo presunto assassino, un ragazzo di 19 anni, Kevin Cuatlacuati, è stato già arrestato. È accaduto fuori da un ristorante messicano, Catrina’s Bar and Grill, sulla Terza Avenue, a Bay Ridge, zona popolata di italoamericani, asiatici e ispanici. Per motivi su cui sta indagando la polizia, la vittima è stato colpito al petto. Sul posto era stata trovata un’altra persona, della stessa età di D’Onofrio, con ferite alla testa, ma non è in pericolo di vita. Sui social raccontano che D’Onofrio portava i turisti in carrozza lungo i viali di Central Park, sognando di fare il pilota.E da stasera per una settimana si pensa solo al Festival di Sanremo, perché Sanremo è Sanremo e basta. Divertitevi, io purtroppo non riesco a farmi coinvolgere.

Per oggi è tutto, buona giornata

Gaetano Perricone

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