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In Sicilia nanotecnologie su beni sommersi di epoca romana

Per la prima volta in Italia le nanotecnologie verranno applicate per l’ottimizzazione museale di relitti marini. La proposta di collaborazione nasce a seguito del Focus sulle nanotecnologie applicate ai beni culturali, organizzato al palazzo della Luce di Torino dall’azienda milanese 4ward360nanotechnology e al quale hanno partecipato oltre 300 tra addetti ai lavori, ingegneri e architetti e che ha vantato, tra i relatori, la partecipazione di una folta delegazione siciliana e dell’Ambasciatore emerito Unesco Ray Bondin.

I fautori del progetto di nanotecnologie sui relitti marini di epoca romana

Una collaborazione fattiva tra l’azienda milanese 4ward360nanotechnology specializzata in nanotecnologie e il coordinamento scientifico del GruppoArte16 che vanta tra gli afferenti il Prof. Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare della regione siciliana, il restauratore Prof. Franco Fazzio, l’Ing. Renzo Botindari e il coordinatore ed esperto in restauro Giovanni Taormina.

In via del tutto sperimentale, la 4ward360nanotechnology, che si avvale della collaborazione di Antonio Mazzamati, Alberto e Andrea Casale, applicherà le nanotecnologie su elementi del relitto navale di Scauri, recuperato nei fondali di Marausa, dove sorge l’odierno aeroporto di Birgi. Le assi di legno recuperate e già restaurate saranno soggette a interventi del tutto sperimentali al fine di garantirne la conservazione e durabilità nel tempo.

“Le nanotecnologie applicate al manufatto in questione possono essere risolutive nell’evitare le criticità dei metodi e materiali finora applicati” dichiarano i restauratori del Gruppo Arte 16 Franco Fazzio e Giovanni Taormina intervenuti al Focus di Torino. “Per la prima volta — aggiunge il Soprintende del mare della regione siciliana Sebastiano Tusa — le nanotecnologie verranno applicate per l’ottimizzazione e la conservazione di un relitto in esposizione museale recuperato in fondali marini ”.

“Sono molto soddisfatta del focus — dichiara Sabrina Zuccalà, amministratore della 4ward360na- notechnology — il convegno di Torino ci ha dato l’opportunità di parlare di nanotecnologie applicate ai manufatti lignei sia a tecnici, ingegneri e architetti sia ai non addetti ai lavori. L’accoglienza della città ha aperto nuove prospettive — aggiunge Sabina Zuccalà — e da questo evento pensiamo di intensificare e avviare collaborazioni con diverse regioni italiane tra le quali anche la Sicilia”.

Milvia Averna

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