Sei un genitore? Smetti di lavorare: ti paga lo Stato | Mai visto un ISEE così alto per richiederlo

Bonus - fonte_corporate - sicilianews24.it
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Se commetti questo errore sulla busta paga, potresti veder ridotto il bonifico. Attenzione a quello che fai.

Ci sono alcune specifiche categorie di lavoratori, che grazie alla legge di bilancio del 2024, approvata al fotofinish, mentre il conto alla rovescia per il nuovo anno stava per iniziare, che possono giovare di un aumento in busta paga. Si tratta di un provvedimento che è stato preso alla luce della difficoltà economica creata dall’inflazione e degli eventi geopolitici che in questi mesi hanno condizionato il mondo intero.

Particolare attenzione è stata rivolta nei confronti delle famiglie, che sembrano essere letteralmente schiacciate dai cambiamenti economici che ci sono stati. Tutto questo avviene nonostante non siano pochi coloro che hanno storto il naso affermando di avere anche loro diritto a qualche euro in più in busta paga.

La notizia che il 40% delle mamme ha inizio 2024 si sia dimessa perché il lavoro è incompatibile con l’avere dei figli, ha probabilmente fatto in modo che si accendesse la luce su un problema non poco rilevante.

Per una donna donna, una mamma, lavorare è indispensabile tanto quanto per un uomo, anche considerando le notevoli spese che ogni famiglia deve affrontare di giorno in giorno. La notizia che si sia costretta a dimettersi, non fa buon gioco al sistema italiano.

Bonus mamme 2024

La legge del 30 dicembre 2023 numero 213 ha previsto che nel periodo che va dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 le donne e mamme lavoratrici con più di tre figli a carico possono godere nel 100% di esonero per quello che riguarda i contributi previdenziali. Questo permette a tutte le donne, di beneficiare di un importo maggiore sulla busta paga.

Il limite posto è quello di 3000 € all’anno, che ovviamente viene ripartito su base mensile. Il beneficio può essere goduto a partire dalla firma del contratto come il lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al 10º anno di età dato il figlio più piccolo.

Mamma che lavora - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
Mamma che lavora – fonte_depositphotos – sicilianews24.it

Specifiche sulla domanda

Per poter beneficiare del bonus mamme è indispensabile procedere con la specifica domanda, che deve essere consegnata al datore di lavoro. Inoltre occorre allegare l’ISEE corrente che deve essere inferiore a 25.000 €.

Inoltre occorre essere cittadini italiani, o di uno Stato dell’Unione Europea, e avere residenza in Italia convivendo con i bambini per cui si va a chiedere il bonus. Entro 90 giorni dalla presentazione della domanda si potrà godere delle mensilità arretrate e quelle correnti