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Schittulli (Lilt) “Il tumore al seno è big killer ma possiamo batterlo”

ROMA (ITALPRESS) – “Ho cominciato a prendermi cura delle persone affette da cancro subito dopo laurea specializzandomi nell’oncologia dedicata al tumore femminile, in particolare al seno, il big killer numero uno, più letale dei tumori maschili. Quello che mi auguro è battere il cancro in pochi anni”. Così Francesco Schittulli, Presidente LILT (Lega Italiana Lotta Tumori), intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia di stampa Italpress.

“Vincere il cancro è possibile. Nel 2019 la guaribilità si attestava al 67% e potremmo arrivare all’85% potenziando conoscenze e strutture, quella del tumore al seno è dell’ 85% ma potremmo arrivare oltre il 98%”, ha ribadito Schittulli raccontando di essere arrivato alla presidenza nazionale della Lilt nel 2000 dopo l’esperienza con Umberto Veronesi, il suo maestro. “La Lilt è un ente pubblico su base associativa, una realtà nazionale con diramazioni autonome nelle province. La Lilt è vigilata dal ministero della Salute e controllata dal Ministero dell’economia e finanze e dalla Corte dei Conti. Abbiamo 397 ambulatori sul territorio nazionali impegnati a diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita. Alcune realtà Lilt -spiega Schittulli- si dedicano esclusivamente alla prevenzione primaria: contrasto al tabagismo, corretta alimentazione e regolare attività fisica; altri si dedicano alla prevenzione secondaria: diagnosi precoce soprattutto nei confronti dei tumori più letali come quello al seno, alla cervice, polmoni o alla cute e altri ancora si prendono cura del paziente che ha già affrontato l’esperienza cancro. Si tratta di un’attività di supporto al Servizio Sanitario e lo integra. Riceviamo dal Governo un contributo di 4 milioni l’anno però la Corte dei Conti ha rilevato che eroghiamo servizi per oltre 100milioni, è un investimento”. Per il Presidente Lilt è importante prendersi cura del malato prima ancora della malattia. “Non si tratta solo di riabilitazione fisica, è anche lavoro sociale, psicologico e occupazionale. Il malato di cancro chiede di essere ascoltato, non farlo aggrava la sua condizione e può danneggiare la sua dignità. Dobbiamo far sentire la nostra presenza non solo per guarirlo ma anche per consolarlo, far sentire la nostra vicinanza alla sofferenza. Oggi -spiega Schittulli- disponiamo di una diagnostica più attenta e sofisticata che permette di scoprire il tumore in fase iniziale quando è più facilmente curabile e guaribile, per questo è importante investire in salute e fare screening sin da giovani”.

Il Presidente Lilt chiede di dedicare la stessa attenzione dimostrata al Covid, anche al cancro. “Ogni giorno in Italia 500 persone muoiono di cancro e 1000 italiani ricevono la diagnosi. Nel 2021 contiamo 183mila decessi per cancro e 380mila nuovi casi, inoltre, a causa della diminuzione di diagnosi precoci c’è stato un peggioramento nei trattamenti che diventano più devastanti e abbiamo compromesso qualità e quantità di vita con costi maggiori che si ripercuotono sul singolo e sulla comunità. I dati -continua Schittulli- servono per sensibilizzare la comunità, il Covid ha creato una paura che ha allontanato le persone dai controlli. Sono stati rinviati trattamenti e circa 3milioni di persone non hanno effettuato lo screening, questo farà salire la mortalità del 30%. Bisogna rivoluzionare il servizio sanitario.

La medicina diagnostica deve essere eseguita territorialmente e bisogna prendersi carico di chi ha familiarità con il cancro, modificare ambiente e adottare stili di vita sani. Servono più fondi alla sanità da spendere bene perchè oggi è possibile garantire un trend a favore della guaribilità. Fare squadra è importante -sottolinea Schittulli-. Le regioni dovrebbero unificare le norme, aprire alle strutture sanitarie convenzionate private e riconoscere a Lilt un ruolo di supplenza nei loro confronti perchè possiamo contribuire ad azzerare le liste d’attesa. Noi ci siamo, abbiamo finanziato oltre 20milioni di euro in progetti di ricerca e borse di studio grazie al 5XMille, alla generosità delle persone”, ha concluso Schittulli.

Redazione

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