Salvini: “Il Ponte sullo Stretto sarà coperto interamente da fondi pubblici”

«Il Ponte sullo Stretto è un’opera totalmente coperta da denaro pubblico. Quindi non ci sono soldi della NATO, americani o dell’Unione Europea». Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante il suo intervento al Forum The European House – Ambrosetti di Cernobbio.

Nessun legame con la NATO

Il ministro ha voluto sgomberare il campo dalle polemiche sollevate negli ultimi giorni riguardo a una possibile inclusione dell’opera tra gli investimenti militari. «Se poi sarà usata come infrastruttura non solo civile ma anche militare, ce lo dirà la storia dal 2032», ha aggiunto Salvini, sottolineando che «le discussioni sulla possibilità di comprenderla fra l’aumento delle spese militari in NATO non c’entrano nulla con l’iter in corso».

Secondo quanto spiegato dal vicepremier, il prossimo passaggio cruciale riguarda Palazzo Chigi: «Questa settimana dovrebbe essere mandato il dossier alla Corte dei Conti. Una volta che la Corte, in piena scienza e coscienza, darà l’ok, conto che fra settembre e ottobre si parta con i cantieri, gli operai, gli scavi e gli espropri».

Opportunità economiche anche per il Nord

Salvini ha rimarcato come il progetto del Ponte non riguardi soltanto Sicilia e Calabria, ma abbia ricadute positive a livello nazionale. «Ci saranno imprese anche lombarde che saranno sul territorio», ha precisato, sottolineando la portata economica e occupazionale dell’infrastruttura.

Il Ponte sullo Stretto, più volte citato da Salvini come una delle priorità del dicastero che guida, rappresenta una delle opere simbolo dell’attuale governo. L’obiettivo, ha ribadito il ministro, è avviare i lavori entro l’autunno, nel pieno rispetto delle procedure e dei controlli istituzionali.