Rifiuti, la Corte dei conti bacchetta la Sicilia: posti undici rilievi

Più di 220 pagine condensate in undici rilievi finali: è il quadro tracciato dalla sezione di controllo della Corte dei conti sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia. Un documento che richiama criticità ormai storiche, insieme a inefficienze più recenti, e che – come scrivono i giudici – fotografa un sistema “caratterizzato da gravi carenze programmatorie, organizzative, gestionali, informative ed attuative, che determinano a cascata ancor più gravi inefficienze nella pianificazione, nel monitoraggio e controllo delle attività e, conseguentemente, nell’impiego delle risorse pubbliche”.

Il referto, che ribadisce quanto già evidenziato ad agosto nonostante il contraddittorio presentato dalla Regione, punta il dito su nodi strutturali mai risolti. Tra questi, “l’ingiustificabile carenza della documentazione sulle gestioni commissariali” che si sono alternate negli ultimi venticinque anni, lacuna che ha impedito “a questa sezione di svolgere il controllo sulle relative attività”.

A pesare è anche la “gravissima carenza organica”del Dipartimento regionale acqua e rifiuti e l’assenza di una piattaforma informatica capace di raccogliere in modo completo e coerente i dati su tutti i flussi di rifiuti. A ciò si aggiunge “l’oligopolio delle discariche private”, i bassi livelli di riciclo e un quadro impiantistico incompleto.

Sul Piano regionale dei rifiuti, approvato nel 2024, la Corte sottolinea come il documento sia costruito su dati risalenti al 2022 e segnala la mancata ricognizione delle dotazioni impiantistiche nei 18 Ato, fattore che impedisce di verificare se la programmazione – compresa quella sui due termovalorizzatori previsti a Palermo e Catania – sia stata effettuata “in conformità ai parametri di economicità, efficacia ed efficienza”.

Renato Schifani

La risposta della Regione: “Nessun blocco, è controllo collaborativo”

Il governo regionale, attraverso Palazzo d’Orléans, accoglie il referto senza toni polemici: «Il referto della Corte dei conti sulla gestione dei rifiuti nella Regione Siciliana, sull’economia circolare e sulla tutela dell’ambiente appena pubblicato si concentra su diversi decenni di attività delle amministrazioni statali e regionali competenti in materia delle quali tutte le amministrazioni pubbliche interessate debbono prendere atto».

L’amministrazione commissariale assicura collaborazione: «Avuto riguardo alle questioni inerenti il vigente Piano regionale per la gestione dei rifiuti (urbani e speciali) l’amministrazione commissariale intende, nel rispetto della funzione di controllo collaborativo offerto dalla Corte, raccogliere gli spunti ed i suggerimenti forniti che saranno oggetto di un confronto continuo in sede attuativa, proseguendo con determinazione nel completamento di un moderno ed efficiente sistema di gestione del ciclo dei rifiuti».

La Regione chiarisce poi la natura del controllo effettuato dai magistrati contabili: «Non si tratta di controllo su atti puntuali di rilevanza finanziaria, come nel caso della delibera CIPESS sul Ponte sullo Stretto con effetto sospensivo del procedimento, ma di controllo sulla gestione che si sostanzia, come evidenzia la stessa Corte: in “raccomandazioni sollecitatorie di interventi e misure correttive”».

Di conseguenza, assicurano da Palazzo d’Orléans, “Quindi nessun freno né paralisi, come qualcuno sostiene, semmai uno sprone a procedere con aggiustamenti che rendano più efficace il riordinamento avviato ed ancor più speditamente. La realizzazione di un modello che assicuri una gestione integrata del sistema dei rifiuti secondo i principi dell’economia circolare nel pieno rispetto della gerarchia dei rifiuti è l’obiettivo che stiamo proseguendo e che, attraverso il completamento della rete impiantistica e la realizzazione dei termovalorizzatori, dei quali è in corso di definizione la progettazione, potrà finalmente liberare la Sicilia da una questione per troppo tempo rimasta irrisolta. Impegno che il Governo Schifani ha assunto tre anni fa, al momento dell’insediamento”.

Schifani: “Andiamo avanti. Perché il PD è contro qui e favorevole a Roma?”

Il presidente della Regione, Renato Schifani, interviene direttamente con un duro commento via social: “Il partito del ‘no-tutto’ esulta in maniera scomposta, il partito del sì alla salvaguardia della salute dei siciliani, che mi sento di rappresentare ben oltre la coalizione di governo, andrà avanti nel rispetto delle indicazioni della Corte dei conti, per dare alla Sicilia una gestione efficiente e salubre del ciclo dei rifiuti”.

E aggiunge una stoccata politica: “A proposito, ma come mai il PD fa il tifo contro i termovalorizzatori in Sicilia e tifa per quello di Gualtieri a Roma? Qualcuno mi aiuti a capire”.

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