PALERMO – Il reato è prescritto: Michele
Mercurio non può essere punito per i maltrattamenti in famiglia
che avrebbero spinto la figlia Ivana al suicidio nella notte tra
il 7 e l’8 marzo 1992. Lo ha deciso la corte d’assise di Palermo
dando ragione agli avvocati di Mercurio, Giovanni Di Benedetto e
Ida Giganti, che hanno individuato il termine di prescrizione
del reato al 2007.
La ragazza di 14 anni si buttò dall’ottavo piano della sua
casa nel quartiere popolare dello Sperone.
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