Quartiere Kalsa a Palermo, qui nel successe una cosa terribile I Da leggenda a tradizione siciliana

La leggenda della testa del moro
Quartiere Kalsa Sicilianews24

Qui nel quartiere di Kalsa è successa una cosa terribile. Impossibile dimenticarla. Il racconto dei fatti.

La Regione Sicilia, come tutto il nostro splendido Paese, è ricca di fascino, arte, storia, ma anche di incredibili leggende, che sfociano talora nel mito. Tante volte, essendo passato fin troppo tempo da molti fatti, non sappiamo se ciò siano successi proprio in quella maniera. Tanto più che ci sono anche fonti e racconti contrastanti al riguardo.

Ed è proprio per questo motivo che risultano accattivanti, nonché avvolti da una coltre di mistero. Si scrivono libri, ove se ne parla e molti, facendo leva sulla fantasia ci ambientano serie TV, film, racconti e romanzi. Altri ancora vogliono andare sul posto e visitare quei luoghi per vederli coi loro occhi, fotografarli e poi studiarli con maggior attenzione, chiedendo aiuto alle biblioteche del posto.

Quello che è successo molti anni fa nel quartiere Kalsa è tremendo. Parliamo di leggenda, ma anche di tradizione siciliana. Tra l’altro non esiste una sola versione, ma ben due, che sono anche ad onore del vero molto differenti tra di loro. In egual maniera sono comunque molto dure da digerire.

Quartiere di Kalsa, la leggenda che gli gravita attorno

Parliamo di una che è molto utilizzata anche ora per indicare  un particolare colore, col quale ci riferiamo a una gradazione scura di colore. È intensa e  molto calda,  oltre che sfruttatissima per le scarpe ma anche molti indumenti come avvolgenti golf. Molti stilisti la amano, trovandola decisamente chic, Avete capito di quale stiamo parlando?

Ovviamente del testa di moro e la leggenda riguarda proprio questo. Per raccontarla dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino all’anno 1000. Allora in Sicilia, nella divina Palermo, dominavano i Mori. Al tempo viveva una fanciulla molto bella che era stata costretta a vivere rinchiusa in casa dal padre molto geloso. Lei, per passare il tempo si dedicava alle piante che coltivava in balcone.

La leggenda della testa del moro
Basilico Sicilianews24

La leggenda della testa di moro

Capitò un giorno che un soldato moro la vide e s’innamorò di lei. Lei, che non conosceva nulla del mondo, si fece corteggiare. La felicità della ragazza durò poco, perché ben presto lui l’avrebbe lasciata per tornare in Oriente dalla moglie e  dai figli. Lei, profondamente turbata e gelosa, attese che l’amante fosse in fase dormiente per decapitarlo.

Usò poi la sua testa come vaso per piantarci del basilico. mettendola in mostra sul balcone. Annaffiava la pianta ogni giorno, che cresceva sempre più rigogliosa. I vicini decisero di imitarla facendo fabbricare dei vasi simili, ove coltivare del basilico. Tuttavia esiste anche una seconda versione della triste storia secondo la quale il padre di lei, scoprendo la tresca, li decapitò entrambi e usò poi allo stesso modo le loro teste.