Ieri omeriggio, a Trapani, in via Fardella, non molto lontano dall’ufficio postale in cui lavorava, una donna di 58 anni è stata travolta da un auto pirata.
La donna, Anna Maria Di Nicola, è, sfortunatamente, morta sul colpo. Si trovava sulle strisce pedonali, ma la visuale era parzialmente occupata da un pullman che si era fermato per far scendere alcuni passeggeri. Proprio in quel momento, a velocità sostenuta, sopraggiungeva una Mercedes, guidata da un diciannovenne, figlio di un agente della polizia penitenziaria.
A bordo dell’auto che ha investito la donna ci sarebbe stato un giovane, neopatentato, che ha superato il pullman e si è trovato davanti Anna Maria Di Nicola. L’impatto è stato violentissimo. La donna è stata sbalzata in aria ed è finita al centro della carreggiata, 50 metri più avanti.
Il giovane, che in un primo momento era fuggito, qualche ora dopo, nel tardo pomeriggio, si è costituito alla polizia municipale che ha eseguito i rilievi del sinistro; nella zona dell’incidente sono numerose le telecamere di sorveglianza.
Occorre pagare anche per morire, una frase che conoscono veramente tutti. Ma è realmente vero?…
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