Partinico, Rifondazione Comunista contro accordo Comune-Distilleria Bertolino

Il Partito della Rifondazione Comunista di Partinico, definisce ‘sconsiderata la convenzione stipulata tra il Comune e la distilleria Bertolino che prevede la costruzione di un’industria per la lavora…

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di redazione

Il Partito della Rifondazione Comunista di Partinico, definisce ‘sconsiderata la convenzione stipulata tra il Comune e la distilleria Bertolino che prevede la costruzione di un’industria per la lavorazione delle biomasse nelle contrade Sant’Anna e Bosco Falconeria e, molto probabilmente, si tratta della stessa tipologia di industria la cui realizzazione fu respinta dai Comuni di Campobello di Mazara e Termini Imerese.’
La natura dell’industria ‘ denunciano i Comunisti – resta, ad oggi, assai vaga tenuto conto che il progetto esecutivo sarà presentato, per l’approvazione, dopo che la convenzione riceverà l’ok dal Consiglio comunale di Partinico.
Una delle condizioni poste dall’industria al Comune, è quella di realizzare una condotta idrica per prelevare almeno 30 litri secondo per trenta anni, l’acqua dall’invaso Poma. Una cosa sconsiderata atteso che l’invaso che è stato costruito per dare l’acqua all’agricoltura e alla città di Palermo – oltre che a quelle costiere – sarebbe saccheggiato in maniera irreversibile con gravi, irreparabili danni per il futuro del nostro territorio. 30 litri al secondo significa una quantità d’acqua necessaria per approvvigionare una città di almeno 15 mila abitanti. 
E quel che appare ancora più grave, per Rifondazione Comunista, é che i reflui della lavorazione industriale sarebbero scaricati all’interno dell’invaso stesso.
Il partito, ha inviato una nota, fra gli altri, ai vertici regionali di Rifondazione Comunista e agli assessori del comune di Palermo Giusto Catania e Barbara Evola, per informarli della situazione con l’obiettivo di attivare tutte le iniziative per allertare anche la Regione Siciliana da cui dipende il Consorzio di Bonifica PA2 che gestisce l’acqua dell’invaso Poma, così come l’AMAP che gestisce il potabilizzatore “Cicala”. Già nei giorni scorsi contro la convenzione, aveva espresso la sua opinione anche il partito di Italia dei Valori, per bocca del segretario pronciale Pippo Russo.