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Pantelleria, la Giunta propone di intitolare l’aeroporto a Giorgio Armani

Pantelleria rende omaggio a Giorgio Armani. La Giunta comunale ha approvato una delibera con cui propone l’intitolazione dell’aeroporto dell’isola alla memoria dello stilista, scomparso lo scorso 4 settembre a Milano.

«Non si tratta di un gesto formale – si legge nell’atto –, ma di un atto di riconoscenza che ha radici profonde nella coscienza della comunità. Armani non è stato soltanto il simbolo del successo della moda italiana, ma l’interprete di un’idea di stile che ha saputo coniugare eleganza e sobrietà con l’identità del nostro Paese».

Il legame con l’isola

Il sindaco Fabrizio D’Ancona ha ricordato come Pantelleria fosse per Armani «luogo d’anima e spazio di ispirazione». «Egli stesso definì l’isola “unica al mondo”, riconoscendo nei suoi venti, nei silenzi e nei colori la materia viva di un’estetica che si tradusse in creazione, ma anche in affezione personale e civile», ha sottolineato.

Un legame espresso anche in gesti concreti di generosità: nel 2003 Armani donò all’ospedale Nagar una TAC da un miliardo di lire, cui seguirono un mammografo e il salvataggio dell’unico cinema dell’isola con 74mila euro per la digitalizzazione. Nel 2023 mise inoltre a disposizione del Comune 800mila euro per la rete idrica nei porticcioli di Cala Tramontana e Gadir.

Una scelta condivisa

Già insignito nel 2006 della cittadinanza onoraria di Pantelleria, Armani viene ora indicato come «testimone autorevole e fedele» della vocazione dell’isola all’apertura e al dialogo con il mondo.

Il nuovo nome proposto, “Aeroporto di Pantelleria – Giorgio Armani”, vuole rappresentare «un tributo alla sua persona e un segno di identità per la comunità pantesca».

L’atto sarà trasmesso, come da procedura, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Enac, alla Regione Siciliana, alla società di gestione aeroportuale GAP e alla Fondazione Giorgio Armani.

«Con questo gesto – conclude l’Amministrazione – Pantelleria intende rendere omaggio non soltanto al ricordo, ma a ciò che del ricordo diventa patrimonio comune: la consapevolezza che la grandezza autentica si misura nel rapporto discreto e rispettoso con i luoghi e le comunità che si amano».

Redazione

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