Franco Miceli, candidato a sindaco di Palermo, lancia il progetto di un nuovo cimitero metropolitano da affiancare a una incisiva e immediata gestione dell’emergenza. ““Serve una soluzione concreta, immediata e definitiva, le bare accatastate sono uno scandalo che non possiamo tollerare”, attacca. “Le bare accatastate sono una ferita aperta e finché l’ultima bara non sarà sepolta nessun assessore, tecnico dell’area, dipendente, dirigente, andrà in ferie”.
E ancora, descrive la vicenda cimiteriale di Palermo “dolorosissima per tutti i palermitani e le palermitane, una vergogna che fa particolarmente male perché a subire l’attesa sono le famiglie meno abbienti della città, quelle che non si sono potute permettere l’acquisto di una sepoltura. Come è potuto accadere? Difetti di pianificazione certo, ma anche un sistema clientelare che le inchieste giudiziarie hanno scovato e smantellato”.
“Come uscirne? Progettazione e concretezza”, continua Miceli. “Serve un nuovo cimitero metropolitano. Sono stanziati già 12 milioni e mezzo di euro. E allora individuiamo subito l’area che deve servire in chiave metropolitana per un nuovo grande camposanto, moderno e con un sistema evoluto di monitoraggio delle disponibilità, che deve essere realizzato nel minor tempo possibile anche in project financing”.Franco Miceli è il candidato sindaco di Palermo del centro sinistra, a sostenerlo Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Civica Ecologista e movimenti civici.
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