Nuovi corsi di laurea a Palermo, superata la quota di 11550 matricole

PALERMO (ITALPRESS) – Numeri da record nelle iscrizioni, undici nuovi corsi di laurea fra triennale e magistrale, cinque ulteriori corsi di studio interamente in lingua inglese ma anche investimenti mirati su internazionalizzazione, innovazione, sicurezza ed edilizia: tante le novità dell’Università di Palermo per l’anno accademico 2024-25, finalizzate a proseguire su un percorso di crescita già consolidato.
Secondo un report dell’ufficio statistico del Ministero dell’Università, l’Ateneo palermitano risulta quello con un miglioramento più netto in termini di immatricolati: gli 11.562 iscritti registrati a metà febbraio (+5,7% rispetto a 12 mesi fa) costituiscono un dato migliore di quello prepandemico, un risultato che per il rettore Massimo Midiri “è segno di un cambio di reputazione per il nostro ateneo. Le offerte formative del 2023 e del 2024 sono state apprezzate dalla popolazione studentesca palermitana ma non solo: stiamo recuperando posizioni nel ranking nazionale e internazionale”.
In tutte le sedi della Sicilia occidentale sono previsti cinque nuovi corsi di laurea triennale, tre di magistrale a ciclo unico e altri tre di magistrale biennale. A Palermo si attiveranno i corsi triennali di Ingegneria aerospaziale (accesso libero) e di Medicina veterinaria (che finora aveva come unica sede in regione quella di Messina e che nel capoluogo metterà a disposizione 50 posti), i magistrali biennali di Statistica e data science (accesso libero) e di Scienze pedagogiche per assistenti alla comunicazione (114 posti); altra novità è costituita dall’eliminazione del numero programmato nel corso triennale in Ingegneria biomedica. Per quanto riguarda gli altri poli della Sicilia occidentale, Caltanissetta ospiterà le lauree magistrali in Medicina e chirurgia a indirizzo tecnologico (60 posti) e Farmacia (66 posti), a Trapani i corsi di Scienze gastronomiche, Scienze e tecniche psicologiche (80 posti) e Scienze della formazione primaria (100 posti) e ad Agrigento la magistrale in Educazione al patrimonio archeologico e artistico. Inoltre procede spedito il dialogo tra l’Università di Palermo e i Comuni di Marsala e San Cataldo per l’attivazione di nuovi plessi: in particolare Marsala aveva già ospitato un corso di laurea in Viticoltura, ma nel 2023 aveva dovuto rinunciare per la mancata disponibilità della sede.
Per quanto riguarda i nuovi corsi in lingua inglese, questi coinvolgeranno gli studi in ambito migrazioni, data science, analisi e gestione ambientale e ingegneria chimica: il numero di iniziative al di fuori dei confini italiani sale così a 21, in linea con un numero di immatricolati con titolo estero che nell’anno corrente è cresciuto del 31%. La nuova offerta formativa, spiega Midiri, punta “a intercettare popolazioni studentesche provenienti dal Nord Africa e dalla Grecia”: ciò è possibile soprattutto per l’intensificazione dei rapporti con le Università dei paesi del Mediterraneo, in particolare per quanto riguarda la sponda sud.
Innovazione ed edilizia sono tra i settori su cui l’ateneo ha investito maggiormente. 1.3 milioni di euro sono stati destinati a tredici aule didattiche allestite con tecnologie innovative, altre tre per la didattica immersiva, una per la didattica ibrida e una sala regia mobile; prevista inoltre l’attivazione di quattro control room di ateneo, nelle quali saranno però disabilitati numeri di targa e riconoscimento facciale per tutelare la privacy degli studenti, mentre l’incremento dei sistemi di videosorveglianza coinvolge in primis l’area del Policlinico.
Sul rifacimento di via Archirafi è Midiri a spiegare il programma: “Per noi è un progetto bandiera, stiamo lavorando insieme al Comune per riqualificarla: si tratta di un punto strategico della cultura e della didattica palermitana, ma è una realtà ancora molto degradata. Lavoriamo per un miglioramento della viabilità e per la creazione di un mini campus: l’abbattimento dei diaframmi tra un edificio e un altro consentirà di trasformare via Archirafi in un modello di assoluta competitività e vivibilità”.
La messa in sicurezza dell’area passa inoltre dalla progressiva pedonalizzazione dell’asse, con la realizzazione di un percorso tattile per ipovedenti. Tra gli altri interventi in programma ci sono il restauro dell’ex convento della Martorana (19 milioni) e il rinnovo per trent’anni del comodato d’uso dei locali del collegio San Rocco.
Novità anche nel settore delle pari opportunità con il potenziamento dell’offerta formativa sui temi di inclusione e gender studies (attraverso un dottorato di ricerca in Studi di genere), in ambito sport e benessere con l’attuazione di un servizio navetta in grado di collegare direttamente il Cus e viale delle Scienze e la progettazione di nuovi campetti di padel e basket e nella collaborazione con le scuole attraverso una serie di percorsi verticali tra ateneo e istituti; sospese invece le iniziative in sinergia con le caserme, dal momento che lo stato prebellico in cui è entrata l’Italia non consentono l’uso delle strutture per scopi non militari. Infine si registra un’inversione di tendenza per quanto riguarda le assunzioni di personale tecnico-amministrativo: negli ultimi sei mesi si è registrato un incremento di 57 unità (da 1.294 a 1.351), ma l’obiettivo è superare quota 1.500 entro fine 2024.
– foto xd8 Italpress –