Non lavori? Ti diamo i soldi di chi lo fa | Follia INPS: è il grande ritorno del Reddito di Cittadinanza

Inps - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
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Non ti danno più la Naspi, se superi questa quota perdi veramente tutto. Ecco le nuove regole previste a riguardo.

Lo stato italiano sta lavorando affinché si possano applicare delle nuove regole, per quello che riguarda i sussidi economici che lui stesso offre ai cittadini italiani. Quando si parla di sussidi, ovviamente, non ci si riferisce solo ed esclusivamente ai vari bonus che sono stati inseriti all’interno del sistema economico italiano nell’arco di quest’anno.

Il governo italiano sta andando ben oltre e sta rimaneggiando alcune regole che erano presenti nel nostro ordinamento già da un po’ di tempo. Uno dei provvedimenti su cui è caduta l’attenzione del legislatore, è la naspi, ovvero l’indennità di disoccupazione per tutti coloro che hanno perso lavoro di recente.

Si chiama Naspi quell’aiuto economico, che viene ai lavoratori che sono rimasti senza lavoro. Per poterne beneficiare si rivela indispensabile che lo stato di disoccupazione sia dato da il termine di un contratto lavorativo, o da un licenziamento. Non è possibile ricevere la naspi nei casi in cui si sia provveduto a inviare le proprie dimissioni.

Per poter beneficiare del sostegno è indispensabile aver lavorato almeno per 13 settimane, per quello che riguarda l’ultimo contratto sottoscritto. Solo in questo specifico caso si potrà inviare la richiesta di Naspi.

Come presentare domanda Naspi

La Naspi é stata introdotta nel sistema economico nazionale a partire dall’anno 2015. L’erogazione avviene solo in seguito alla presentazione dell’apposita domanda da parte dell’individuo che ne potrà beneficiare.

La domanda può essere inviata o in maniera autonoma accedendo al sito INPS, ovvero chiedendo di essere assistiti da un patronato della propria città.

Euro - fonte_depositphotos - sicilianews24.it
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Non sempre firmare il contratto di lavoro vuol dire rinunciare alla Naspi

La legge italiana prevede che anche nel casi in cui si sia sottoscritto un contratto lavorativo, si possa continuare a beneficiare del sussidio Naspi, è indispensabile però non superare una determinata soglia di reddito. Tale indice è stato modificato in questo anno.

È stato quindi previsto che per poter beneficiare del sussidio, dopo aver provveduto ad apposita domanda, non si deve superare la soglia degli 8500 € derivanti dai redditi da lavoro. Un limite che in quest’anno è stato leggermente innalzato. Invece per quello che riguarda il lavoro occasionale non si può superare la soglia dei 5000 € all’anno.