“Nel concordare con quanto espresso dal Presidente dell’Ordine degli Architetti Jano Monaco, aggiungo che l’assenza della cultura del progetto produce effetti nefasti per la città”, dice Franco Miceli.
“La progettazione degli spazi urbani non può essere lasciata all’improvvisazione e, come ho sempre sostenuto, l’unica modalità da seguire è quella del concorso di progettazione che ritengo essere l’unico modo possibile per selezionare la qualità. Palermo ha un grande bisogno di avviare processi di rigenerazione urbana, al centro come in periferia, e dovrà recuperare nei prossimi anni un deficit di architettura contemporanea e di questo mi occuperò”, conclude.
“Affrontare il tema dell’ingresso del porto e del suo rapporto con la via Amari, che è altra cosa di fare la Rambla, richiede un progetto di architettura e non una rosa dei venti dipinta sull’asfalto”.
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