Melilli, pozzi contaminati: Consiglieri chiedono commissione d’indagine

Pozzi contaminati da idrocarburi, i Consiglieri di opposizione di Melilli chiedono l’istituzione di una Commissione speciale d’indagine e comunicano di altre zone contaminate da tricloroetano e diossine.

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di redazione

18 Novembre 2012 – Pozzi contaminati da idrocarburi, i Consiglieri di opposizione di Melilli chiedono l’istituzione di una Commissione speciale d’indagine e comunicano di altre zone contaminate da tricloroetano e diossine: “Si è svolta, ieri mattina, presso il Jolly Aretusa Hotel di Siracusa, una conferenza stampa con la quale i consiglieri d’opposizione del Comune di Melilli, Antonio Annino, Salvo La Rosa, Nuccio Scollo, Pippo Castro e Pierfrancesco Scollo, comunicavano di aver avanzato all’amministrazione comunale la richiesta di istituzione di una commissione speciale di indagine su bonifiche e risanamento ambientale in merito non solo alla questione dei pozzi inquinati siti a Città Giardino, ma estesa a tutta l’area SIN, firmatari anche Tommaso Cannella ed Ercole Gallo, assenti alla conferenza per motivi personali. “Bisogna creare una commissione che abbia come argomento l’approfondimento della situazione territoriale e la questione bonifiche, e che ci dia, anche, la possibilità di visionare i documenti e di sentire le voci di tutte le parti interessate.”- queste le dichiarazioni del consigliere comunale capogruppo del Pdl Antonio Annino, che già da tempo sta cercando di far luce su questa delicata questione – .

“Mi preme dichiarare come, nonostante le difficoltà più volte da me esternate, nel reperire o semplicemente nel consultare i documenti, sono riuscito ad appurare che già nel 2007 l’Isab riscontrava idrocarburi, a seguito dei carotaggi effettuati nell’area SIN di concerto col Ministero dell’Ambiente relazionando puntualmente e in una comunicazione del 28/06/2011 indirizzata al Comune di Melilli, segnalava anomalie ai pozzetti di ispezione del collettore fognario del Comune di Melilli. Oltre alle varie segnalazioni di privati cittadini ed enti vari già nei primi mesi del 2012. Inspiegabilmente solo il 6 novembre 2012 il Sindaco Cannata emanava l’ordinanza di messa in sicurezza e caratterizzazione in via d’urgenza. Inoltre, fra la corrispondenza troviamo anche comunicazioni del Ministero dell’ambiente, del 2010 e, soprattutto, del 2011, dove veniva segnalata la presenza nelle acque di falda di sostanze altamente nocive e cancerogene, quali diossina e tricloroetano, rilevati in 14 piezometri, nell’area sequestrata di Marina di Melilli, ex IMS, sicuramente collegate ad altre fonti di inquinamento.

 

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“La situazione non solo è stata sottaciuta” – continua Annino – “ma è stata, soprattutto, sottovalutata. Bisognava intervenire prima e con azioni concrete. Non escludiamo, inoltre, che altre zone dell’area SIN possano essere interessate dalle medesime problematiche.” “L’appello lanciato alle altre amministrazioni, ha già raccolto il consenso della Provincia, nella persona di Gino Gionfriddo, vice presidente della commissione Ambiente, e nei prossimi giorni ci incontreremo con altri amministratori di Priolo ed Augusta, per fare fronte comune su questo argomento.” “Sostegno all’iniziativa, intrapresa dai consiglieri comunali Annino e Cannella” – dichiara il consigliere Salvo La Rosa – “di poterci vedere chiaro e fare luce su un argomento di fondamentale importanza quale è quello della accertata contaminazione di alcuni pozzi nella frazione di Città Giardino e quindi della falda idrica, con esclusione del pozzo Cannizzo che alimenta la rete idrica comunale di Città Giardino. Il nostro obiettivo è quello di porre in essere tutte le iniziative possibili per Tutelare la salute pubblica dei cittadini ed evitare che la eventuale superficialità dell’amministrazione e del legale rappresentante dell’ente possa anche minimamente mettere a repentaglio la salute dei cittadini. Nessuno di noi vuole fare terrorismo politico, mediatico o psicologico, ma nessuno può mettere a tacere un Consigliere Comunale o un qualunque libero cittadino, ostacolando l’accesso agli atti su tematiche così importanti.” “Sull’argomento, in occasione della conferenza dei servizi tenutasi l’8/11/2012 al Ministero dell’Ambiente” – continua Salvo La Rosa – “lo stesso si è dichiarato non competente, visto che l’area interessata dalla contaminazione ricadenti all’esterno del perimetro SIN di Priolo. Ciò implica che l’organo ente competente è la Regione Sicilia di concerto con la Provincia di Siracusa e gli altri enti locali. “Sono questi enti che devono intraprendere la procedura che arrivi alla messa in sicurezza d’emergenza de sito, e caratterizzazione dell’area interessata dalla contaminazione. Su questo argomento probabilmente vi è stata superficialità da parte del legale rappresentante dell’ente già nel 2007 e poi a febbraio 2012 a seguito di un esposto di una residente di Città Giardino.” “Abbiamo dovuto attendere il mese di novembre 2012″ – conclude Salvo La Rosa – ” per vedere l’Ordinanza di attivazione delle procedure di messa in sicurezza ,caratterizzazione in via d’urgenza e costituzione di una cabina di regia con tutti gli enti competenti.”