Mauro Rostagno, il giornalista ucciso 36 anni fa: il ricordo dell’Ordine

Il 26 settembre di 36 anni fa, a Valderice (Trapani), veniva assassinato il giornalista e sociologo Mauro Rostagno, come ricorda l’Ordine dei Giornalisti. Rostagno fu ucciso in contrada Lenzi da due killer di Cosa nostra mentre rientrava alla comunità Saman, che dirigeva, dopo aver lavorato negli studi della televisione locale RTC, dove curava il notiziario. I sicari, armati di fucile e pistola, lo intercettarono mentre era alla guida della sua Duna bianca.

Mauro Rostagno, che aveva 46 anni al momento dell’omicidio, era stato una figura di spicco del movimento del ’68 a Trento, assieme a Renato Curcio e Adriano Sofri, con cui aveva fondato Lotta Continua. Trasferitosi a Trapani, scoprì la passione per il giornalismo collaborando con RTC e si dedicò alla denuncia delle connessioni tra mafia e politica locale.

L’omicidio di Rostagno diede avvio a una lunga vicenda giudiziaria, culminata decenni dopo con la condanna all’ergastolo del boss mafioso Vincenzo Virga, riconosciuto come mandante del delitto. Vito Mazzara, inizialmente condannato come esecutore materiale, fu assolto in appello, e la sentenza venne confermata dalla Corte di Cassazione nel 2018.

Rostagno resta un simbolo della lotta contro la mafia e dell’impegno civile, e molte iniziative continuano a ricordarlo. Oggi a Valderice è previsto un incontro presso la Stele di Lenzi, seguito da una cerimonia laica al Cimitero comunale. A Trapani, inoltre, sarà commemorato presso la piazza a lui dedicata, ex Piazza Mercato del Pesce.