“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”: questo è quanto previsto dall’art. 544 ter, co. 1, del Codice Penale.
Nel caso specifico, un cane di razza bull terrier femmina è stato:
– custodito, per tempi prolungati, in un ambiente angusto dove veniva legato ad una catena di soli cm. 120;
– curato ed alimentato in modo insufficiente;
– preso a bastonate;
– esposto per molte ore al sole, senza acqua.
In proposito, la Corte di Cassazione ha ribadito che “nel reato di maltrattamento di animali, il requisito della crudeltà o della assenza di necessità NON è richiesto qualora la condotta determini una conseguenza diversa dalle lesioni, quale la sottoposizione dell’animale a comportamenti, a fatiche o a lavori insopportabili per le sue attitudini etologiche” (sentenza n. 34087/2021).
Ancora un richiamo alimentare per uno dei salumi più amati dai consumatori. Il rischio salmonella…
Ti basta la pensione per poter chiedere un prestito per le tue spese, ma non…
Tempo stabile nel corso della giornata su tutta la regione con nubi sparse alternate ad…
Una particolare categoria di cittadini non devono pagare l'imposta, per loro un importantissimo sconto a…
Noto marchio di dolciumi italiano è finito sotto accusa. Molto più di semplici prodotti per…
Fa discutere come il canone televisivo sia sempre di più costoso. L'ultimo aumento ha dell'incredibile:…