Mafia: Anci-Avviso Pubblico, rivedere norme su scioglimento Comuni

Roma, 16 giu – Proseguono le attivita’ e gli impegni
assunti con la Carta di Lamezia Terme approvata
all’unanimita’ dall’Anci nell’aprile scorso e che si prefigge
di elaborare la strategia dei Comu…

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di redazione

Roma, 16 giu – Proseguono le attivita’ e gli impegni
assunti con la Carta di Lamezia Terme approvata
all’unanimita’ dall’Anci nell’aprile scorso e che si prefigge
di elaborare la strategia dei Comuni italiani impegnati nel
contrasto alle infiltrazioni criminali e per la promozione
della legalita’. Ieri nella citta’ calabrese si e’ insediato
il gruppo di lavoro nazionale promosso da Anci e Avviso
Pubblico per la revisione delle norme che disciplinano lo
scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni
mafiose. Insieme al sindaco della citta’, Gianni Speranza, al
segretario generale del Comune, Cesare Pelaia, ad alcuni
assessori, al delegato Anci alla legalita’, Giuseppe Cicala,
al responsabile dell’area sicurezza dell’Anci, Antonio
Ragonesi, al presidente e direttore di Avviso Pubblico,
Andrea Campinoti e Pierpaolo Romani, al direttore generale
della Provincia di Pisa e membro del Comitato Direttivo di
Avviso Pubblico, Giuliano Palagi, si sono ritrovati alcuni
amministratori calabresi che vivono l’esperienza delle
minacce dirette da parte della ”ndrangheta e vivono sotto
scorta. Tra questi il sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina
Girasole, quello di Rosarno Elisabetta Tripodi, e la sua
collega di Decollatura, Anna Maria Cardamone. Il gruppo di lavoro istituito da Anci e Avviso Pubblico ha
il compito di elaborare una proposta di modifica dell’attuale
art.143 del decreto legislativo 267/2000 riguardante le norme
sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione
mafiosa. Il 2012 si sta dimostrando come l’anno record per il
numero di Comuni commissariati e segnala la novita’ di
scioglimenti anche in Piemonte e Liguria che dimostrano come
la penetrazione della criminalita’ organizzata si sia estesa
su tutto il territorio nazionale. ”E’ necessario ed urgente rivedere le norme che al
momento regolano lo scioglimento dei consigli comunali”,
sottolineano Cicala e Campinoti. A parere del presidente di
”Avviso pubblico’ e del delegato Anci alla legalita’, ”non
e’ possibile continuare con le regole attuali, altrimenti si
finira’ con il mettere sempre piu’ a rischio le stesse
amministrazioni comunali impegnate direttamente sul fronte
della lotta alle mafie ed alla criminalita’ organizzata”.com-dab/sam/rob