L’uomo che ha dato fuoco al cane ci riprova: fermato di nuovo dalla polizia

L’uomo che ieri  ha legato e dato fuoco al proprio pitbull in piazza Croci a Palermo, ha tentato anche oggi di uccidere un altro cane. Questa volta è stato fermato dalla polizia.

Secondo quanto riportato oggi durante la trasmissione “Ore 14” su Rai 2, l’uomo  questa mattina avrebbe tentato di replicare il gesto. E’ stato bloccato dagli agenti di polizia e ora si trova in stato di fermo.

LNDC Animal Protection: “Basta, pene più aspre”

Quello che è successo a Palermo è un episodio gravissimo e che ha scatenato l’indignazione di moltissime persone. Un uomo, che da alcuni giorni occupava abusivamente la ex Villa Deliella, ha legato il proprio cane a un palo e gli ha dato fuoco. Il povero cane, un pitbull, è stato soccorso da alcuni passanti e trasportato d’urgenza in una clinica veterinaria dove è ricoverato in condizioni gravissime. L’uomo ha rischiato di essere linciato dalle persone presenti, ma gli agenti di polizia intervenuti hanno fermato la folla inferocita e portato l’uomo in questura dove è stato denunciato per maltrattamento di animali.

LNDC Animal Protection si unisce alla denuncia ed è pronta a costituirsi parte civile nel procedimento contro questa persona spietata e crudele. Il reato di maltrattamento di animali è punito, in maniera decisamente ancora insufficiente, dall’art. 544-ter del Codice Penale con la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5mila a 30mila euro. Nel caso in cui le sevizie portino al decesso dell’animale, la pena è aumentata della metà.

“Lo diciamo da anni e continuiamo a ripeterlo: le pene previste dal nostro ordinamento sono a dir poco ridicole e devono essere assolutamente inasprite. Ogni tanto qualche politico lancia qualche proposta in questo senso ma finora sono state tutte promesse senza alcun seguito. Nel frattempo gli animali vengono sottoposti a brutali torture come in questo caso o maltrattati e uccisi in altri modi senza che nessuno paghi realmente per quello che fa. Non si può andare avanti così, è necessario che questi crimini vengano affrontati con tolleranza zero e si lavori anche sull’educazione al rispetto degli animali a diversi livelli”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.