Ambiente

L’orto-frutticoltura biologica tra potenzialità e criticità

In continuo aumento l’estensione della superficie coltivata ‘bio’ in Europa, in Italia il mercato fattura 3 miliardi di euro in prodotti biologici. Ad Acireale un centro di eccellenza nel campo dell’agrumicoltura ‘bio’.

I dati del mercato bio

“In Italia i consumi nel settore alimentare sono stazionari, mentre quelli dei prodotti ‘bio’ sono aumentati del 20% negli ultimi 15 anni. Non a caso l’Unione europea ha rilevato anche un incremento negli ultimi 10 anni delle estensioni della superfici coltivate ‘bio’ del 70%”.

Potenzialità e criticità

Illustrando questi dati il prof. Massimo Tagliavini, presidente della Società di Ortoflorofrutticoltura italiana (SOI), ha aperto i lavori delle “Giornate Tecniche della Società Italiana di Ortoflorofrutticoltura” nell’aula magna del Polo Bioscientifico del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania evidenziando l’importanza dell’intero comparto biologico in Italia e in Europa. Tagliavini ha anche sottolineato le “criticità” del settore legate “più che altro al rischio di produzione medio-alto del prodotto ‘bio’ che solo con un’adeguata formazione, e con attività di ricerca e sperimentazione possono essere eliminate”.

Sicilia prima regione per produzione bio

Un tema su cui il direttore del dipartimento Di3A Salvatore Cosentino si è soffermato evidenziando che “la Sicilia è la prima regione in Italia per produzione di prodotti ‘bio’, ma non per i consumi e di conseguenza appare chiaro che si deve intervenire maggiormente sul mercato a livello di promozione e comunicazione”. “L’Università, e in particolar modo il Di3A, da anni è impegnato sia nelle ricerche, sia nella didattica con l’inserimento di alcuni insegnamenti nei diversi corsi di laurea – ha aggiunto il prof. Cosentino -. L’obiettivo è quello di creare master dedicati coinvolgendo le aziende siciliane”.

Le attività di ricerca

Proprio sulle attività di ricerca è intervenuto Paolo Rapisarda, direttore del Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le colture mediterranee, rimarcando “l’eccellenza del centro di Acireale, uno dei due esistenti in Italia, nel campo dell’agrumicoltura biologica e in particolar modo della tracciabilità chimica delle coltivazioni biologiche, anche alla luce delle continue frodi”. “Il Crea – ha aggiunto Rapisarda – sta sviluppando diverse linee di ricerca come il miglioramento genetico dei prodotti, l’adattamento ai cambiamenti climatici, lo sviluppo di metodi di conservazione dei prodotti bio, la promozione del settore agro-ecologico e la tracciabilità del prodotto”.

La tutela dei prodotti

In questo settore l’Ateneo di Catania è impegnato da tempo con ricerche finalizzate alla protezione delle colture biologiche “viste le problematiche legate alla presenza di diversi parassiti e malattie” ha spiegato il prof. Gaetano Siscaro. “Da un punto di vista entomologico abbiamo notato attacchi da parte di fitofagi esotici invasivi alla colture orticole e frutticole sia in campo, sia in serra – ha aggiunto il prof. Siscaro -; per eliminare le criticità abbiamo messo a punto diverse innovazioni tecnologiche nelle strategie di difesa fitosanitaria con l’uso di feromoni, nemici naturali e bioinsetticidi. In Sicilia abbiamo rilevato la presenza della tignola del pomodoro, un insetto parassita, e il moscerino dei piccoli frutti che stiamo combattendo con le nostre ricerche”.

Mercato in crescita

Ricerche, quindi, indispensabili per migliorare i consumi dei prodotti “bio”. “Nonostante il momento economico poco felice, il biologico registra sul mercato una continua crescita visto che nel mondo si spendono 80 miliardi di dollari in prodotti ‘bio’ e in Italia più di 3 miliardi di euro di cui oltre 1 miliardo tramite la grande distribuzione organizzata perché il consumatore presta sempre più attenzione al biologico non solo per il settore alimentare, ma anche della salute e dell’impatto delle attività produttive – ha spiegato il prof. Giuseppe Timpanaro dell’Università di Catania nel corso della relazione elaborata con Francesco Solfanelli dell’Università Politecnica delle Marche -. Basti pensare che il prodotto bio è ormai un pre-requisito per le diete alimentari di nicchia ed è importante considerare il fatto che il consumatore sta estendendo sempre più l’impiego del ‘bio’ anche nel campo dell’edilizia, della cosmesi e dei prodotti di pulizia che utilizziamo a casa. Quindi possiamo affermare che il biologico è un innovatore nel processo di consumo e non a caso anche l’Unione europea sta dedicando più attenzione a questo settore con sostegni importanti delle domande nel campo della comunicazione, informazione e educazione”.

Nel corso del convegno – organizzato dal prof. Francesco Giuffrida dell’Università di Catania e da Giancarlo Roccuzzo del Crea-Ofa – sono intervenuti anche i docenti Paola Migliorini sull’agroecologia e agricoltura biologica, Stefano Canali del Crea sulla diversificazione colturale e orticoltura biologica.

Redazione

Recent Posts

Scuole d’eccellenza in Sicilia, ecco dove mandare i figli a studiare

Ogni anno la Fondazione Agnelli pubblica Eduscopio, il rapporto che valuta l’efficacia delle scuole superiori…

23 minuti ago

Rosario Fiorello derubato per l’ennesima volta: “Come vivere in prigione”

Rosario Fiorello vittima di un furto nella sua villa romana: il racconto in diretta Instagram…

1 ora ago

Confartigianato Sicilia, record storico di lavoratori per l’isola

La Sicilia raggiunge un traguardo storico: per la prima volta più della metà dei cittadini…

1 ora ago

Asp Palermo, a Godrano la prima Casa della Comunità realizzata con fondi Pnrr

E’ stata inaugurata questa mattina a Godrano la prima Casa della Comunità realizzata dall’Asp di…

2 ore ago

La Commissione Bilancio dell’Ars approva la manovra finanziaria

Disco verde in Commissione Regionale Bilancio all’Ars, alla manovra di stabilità che sarà incardinata in…

2 ore ago

Monreale capitale mondiale dell’arte musiva: presentata la Prima Biennale Internazionale del Mosaico

Un evento senza precedenti porterà artisti da oltre venti Paesi, rinnovando l’offerta culturale della città…

2 ore ago