Cronaca

Palermo comunica dai balconi: i lenzuoli per Salvini

Salvini diserta

Lenzuoli a Palermo. Nonostante sia una pratica diffusa ormai da tempo, l’utilizzo dei lenzuoli come media di comunicazione, negli ultimi tempi, si è registrata una nuova fase, prettamente dedicata al Ministro degli Interni Salvini.

Tutto è iniziato con un lenzuolo con su scritto “Non sei il benvenuto”. Era spuntato a Brembate, vicino Bergamo. Appeso alle finestre di un palazzo, indirizzato proprio a Matteo Salvini, che doveva tenere un comizio lì.

Il Ministro fece intervenire i pompieri per rimuovere lo striscione, scatenando un putiferio sull’utilizzo delle forze dell’ordine, che diventò presto argomento di sfottò di altri lenzuoli in altre città.

L’operazione di oscuramento non passò inosservata, ottenendo un effetto boomerang che ha fatto moltiplicare i nuovi “comunicatori da condominio”, divertiti dallo sbeffeggiare il potere prepotente.

I lenzuoli dei balconi di Palermo

Anche la città di Palermo non si è sottratta al fenomeno, declinando verso temi più importanti, che hanno riguardato da vicino la città, o tutta la Regione Sicilia.

È il caso dell’immigrazione, con “Chi di Barconi ferisce di Balconi Perisce “, oppure” Palermo è tutto Porto, qui l’odio non attracca”, e per finire “Palermo, Capitale dell’accoglienza”.

Altro tema di tendenza in città, riguarda la libertà di insegnamento. Tema diventato caldo in seguito alla sospensione dell’insegnante d’italiano, Rosa Maria Dell’Aria, dell’istituto industriale Vittorio Emanuele perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti 14enni.

Da qui il richiamo nei lenzuoli all’art. 21 della Costituzione Italiana (libertà di manifestazione del pensiero) o all’art. 33 (Libero insegnamento). In un’altra occasione c’è l’esplicito riferimento alla “libertà di pensare, libertà di insegnamento, qui non sei il benvenuto”. Oppure “No Salvini e paura, si scuola e cultura”. Rimangono fuori gli striscioni più direttamente indirizzati al Ministro, segni di una mancanza di apprezzamento nei confronti del suo operato.

Se avvistate qualche striscione per strada o ne avete preparato voi stessi uno, potete inviare la foto all’indirizzo email del giornale: redazione@sicilianews24.it 

Massimiliano Parisi

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