La bevanda segreta inventata nei “ciospi” di Catania: bastano 3 ingredienti ma ti toglie del tutto la sete | Oltre 100 anni di storia e cultura

Nei “ciospi” di Catania è stata inventata una bevanda segreta. 100 anni di storia e soli 3 ingredienti per far passare definitivamente la sete. 

Li chiamano “ciompi” e sono i chioschi di Catania. Nel capoluogo della nostra Sicilia essi non sono solo dei luoghi dove ristorarsi, ma sono delle vere e proprie istituzioni. Si trovano nei luoghi più strategici della città, dove possono attirare gli avventori alla ricerca di una fresca bevanda ristoratrice.

Affascinanti nella forma, caratteristici per tradizione, i Ciospi sono delle piccole casette dalla forma circolare dove ogni giorno, i professionisti che vi lavorano all’interno preparano a volte anche migliaia di bibite dissetanti. Come poteva non nascere qui una delle bibite più dissetanti che si possano bere?

La comparsa dei chioschi in quel di Catania risale agli inizi del ‘900. Sono aperti a qualsiasi ora della notte e del giorno. Alimentano la movida catanese, quella che in altre zone d’Italia si sognano. In genere vengono qui proposte delle bibite a base di sciroppi che ne rendono squisito il sapore.

Proprio qui, tra il bisogno di trovare ristoro dalle torride giornate estive e una tradizione più che centenaria, è nata una bibita segreta, ma che chi la prova, non lascia mai più.

Una bibita segreta in un luogo pari a un’istituzione

I chioschi catanesi con le loro bibite sono molto di più di tutto quello che si possa descrivere. Proprio qui molte amicizie si sono consolidate, tantissimi hanno cercato il rifugio perfetto dal caldo afoso che non lascia tregua e gli amori che sono nati all’ombra dei chioschi?

Un’istituzione, un pezzo di città, una vera e propria poesia, un apostrofo rosa tra Catania e la sua storia. Ma quale bibita ha trovato qui i suoi natali? Qui dove il ghiaccio viene spaccato e si beve solo analcolico, c’è una bibita che ricorda il fascino dei saloon e della tequila sala e limone.

Solo 3 ingredienti per far sparire la sete

Dopo aver tritato il ghiaccio, rigorosamente spaccandolo a mano, perché non si tratta di una grattachecca, serve il selz. In tutto il resto d’Italia la chiamano acqua frizzante o soda, ma qui è rigorosamente selz, con quelle bollicine che inebriano il palato. Il bordo del bicchiere può essere più o meno arricchito da sale, ma non può mancare il classicissimo succo di limone fresco, quello di Sicilia, quello che profuma di buono.

E poi cosa manca? Lo sciroppo. Per terminare il tutto serve uno sciroppo colorato, alla fragola, al mandarino, alle amarene. Perché? Perché colora quella bibita rendendola accattivate all’occhio, quanto al palato.