Cronaca

Killer dei gatti a Vittoria, nel ragusano: lancia il cane contro per ucciderli

Nonostante le denunce, qualcuno continua a “divertirsi” lasciando che il proprio cane uccida i gatti di strada a Vittoria, in provincia di Ragusa. È quanto ha denunciato un’avvocatessa del luogo che a dicembre, dalla finestra di casa, aveva assistito alla scena di un uomo che teneva al guinzaglio il proprio cane di grossa taglia mentre sbranava un povero gattino randagio. La donna aveva sporto denuncia per quell’episodio e in seguito anche per la morte di uno dei gatti da lei accuditi, trovato con il corpo martoriato da morsi come nel primo caso.

Ora, l’avvocatessa ha denunciato il ritrovamento di un terzo gatto ucciso con le stesse modalità e nella stessa zona. Ha quindi sporto nuovamente denuncia contro questa persona sadica che però ancora non è stata identificata. LNDC Animal Protection si unisce alla denuncia e chiede a tutti i cittadini di Vittoria di aiutare le indagini fornendo informazioni utili a rintracciare l’uomo responsabile di questo orrore, scrivendo una mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org.

“Che un cane, soprattutto di grossa taglia, abbia l’istinto di rincorrere e azzannare un gatto può essere naturale. Se il cane è libero, cosa che in luoghi frequentati da altri animali e da persone è sempre sconsigliabile, può capitare che segua il suo istinto e in quel caso si tratterebbe di un incidente. Ma se il cane è al guinzaglio e il suo conduttore non fa niente per evitare che azzanni e uccida un povero animale indifeso, vuol dire che quest’uomo è un sadico che trova soddisfazione nell’infliggere dolore a creature più deboli e questo non può essere tollerato. Non può neanche essere tollerato che un cane di grossa taglia venga lasciato nelle mani di una persona così, perché può trasformarsi in un’arma pericolosa per tutti e sicuramente non gode di un trattamento adeguato, se viene aizzato a compiere gesti del genere. Seguiremo quindi da vicino questo caso e chiederemo che vengano svolte indagini approfondite per dare un nome e un volto a questa persona, per avere giustizia per i gatti uccisi e per evitare che anche il cane continui a essere trattato in questo modo”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

Redazione

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