La Polizia di Stato ha identificato e denunciato il presunto autore di una truffa dello specchietto, inscenata sulle strade del nostro capoluogo: si tratta di un cittadino residente nel catanese che, già in passato si sarebbe reso autore di analoghi tentativi di raggiri e che era già stato denunciato.
Nei suoi confronti, i poliziotti, segnatamente del Commissariato di P.S. “Porta Nuova”, hanno effettuato anche il sequestro del mezzo utilizzato per portare a compimento l’inganno nei confronti di una ignara cittadina.
La vittima, secondo un copione consolidato, mentre era in marcia con la sua vettura in viale delle Scienze, era stata “agganciata” dal truffatore, a sua volta alla guida di altra vettura “strategicamente” accostata sul margine stradale. Quando la vettura con a bordo la vittima ha oltrepassato quella del truffatore, questi ha lanciato sullo sportello del primo mezzo un sassolino, provocando un rumore che avrebbe potuto ingenerare il dubbio dello stridio di lamiere e si è lanciato all’inseguimento del primo mezzo, richiamando l’attenzione della donna e facendola accostare.
Sin da subito, il cittadino ha simulato il patito danno dello specchietto, connesso all’asserito scontro e ne ha preteso il ristoro. E’ nata così una veloce trattativa che, dopo una iniziale e più esosa richiesta, si è conclusa con l’accettazione di una cifra più accondiscendente, circa 50,00 euro.
Una volta incassata la somma, il cittadino catanese si è allontanato in gran fretta. Per sua sfortuna, il breve conciliabolo ai margini della carreggiata tra i due astanti era stato scorto da un poliziotto libero dal servizio la cui attenzione era stata richiamata dai i toni inizialmente accesi dei due litiganti e che, delle due vetture, aveva annotato il numero di targa.
A trattativa conclusa, quando ha scorto il passaggio di denaro, il poliziotto ha intuito che potesse essersi consumata la “truffa dello specchietto” ed ha avvicinato la donna, ottenendone la conferma.
I poliziotti del commissariato di P.S. “Porta Nuova” hanno rintracciato la vettura ed il suo intestatario, che è stato riconosciuto dalla vittima quale autore della truffa.
L’uomo è stato denunciato ed il mezzo posto sotto sequestro.
In relazione a questo genere di truffa e ad altre che, specialmente nel recente periodo, sono state perpetrate telefonicamente da fantomatici Pubblici Ufficiali, rappresentanti di enti pubblici o privati o avvocati, la Polizia di Stato invita alla massima prudenza e consiglia di DIFFIDARE SEMPRE da chi, spacciandosi per un operatore delle Forze dell’Ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. La Polizia di Stato non chiede mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro, né chiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, contattate il vostro istituto di credito.
NEL CASO IN CUI SI RICEVA LA CHIAMATA di un soggetto che si presenta come appartenente ad una Forza di polizia, si consiglia di chiedere il nome, il grado, la Forza di polizia o dell’Ufficio che si presuma abbia chiamato e, nel persistere del dubbio, contattare il Numero Unico di Emergenza 112.
DIFFIDARE SEMPRE, inoltre, di presunti operatori bancari o di Poste Italiane che dovessero chiamare per chiedere le credenziali di accesso al conto o per sollecitare lo spostamento del denaro su conti diversi dal proprio.
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