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Intesa Sanpaolo, Messina “Siamo motore di crescita”

MILANO (ITALPRESS) – “Il nostro ruolo di motore della crescita al servizio delle famiglie, delle imprese e della società è reso possibile dalla capacità della Banca di mantenere nel tempo una reddittività resiliente, accompagnata da crescenti livelli di efficienza, unitamente a una solidità patrimoniale tra le più elevate del settore bancario europeo”. Così Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, commentando i risultati 2020.

“In questo contesto di straordinaria complessità, nel 2020, superando il nostro obiettivo, abbiamo conseguito un utile netto pari a 3,1 miliardi, escludendo l’impatto contabile della combinazione con UBI Banca e dell’impairment dell’avviamento della Banca dei Territori e il contributo di 5 mesi delle attività di UBI Banca. Includendo il contributo di 5 mesi delle attività di UBI Banca, l’utile netto normalizzato è di 3,5 miliardi, senza considerare l’impatto contabile derivante dalla combinazione con UBI Banca e dall’impairment dell’avviamento”, sottolinea il manager.

Poi ricorda come “nel 2020 abbiamo ottenuto il miglior risultato di sempre nel settore assicurativo”. In merito alla fusione con Ubi, “il processo d’integrazione è perfettamente in linea con i piani e il coinvolgimento delle persone provenienti da UBI sta avvenendo con pieno successo” e “le sinergie derivanti dalla combinazione con UBI Banca sono previste a oltre 1 miliardo di euro all’anno a regime, superando le stime iniziali”, osserva.
Per conseguire, nei prossimi anni, nuovi importanti traguardi, aggiunge Messina “abbiamo allocato oltre 6 miliardi dell’utile pare-tasse del 2020 all’ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei nostri risultati destinando: 2,2 miliardi ad accantonamenti per futuri impatti della pandemia, 2,1 miliardi per accantonamenti addizionali su crediti deteriorati e in bonis di UBI Banca e 2 miliardi ai costi di integrazione”.

Il Ceo conferma e ribadisce che “la remunerazione dei nostri azionisti resta una priorità: nel mese di maggio intendiamo distribuire 700 milioni di dividendi in contanti, il quantitativo massimo stabilito dal Supervisore; una volta superate le restrizioni delle Bce chiederemo l’autorizzazione a distribuire in contanti – dalle riserve – la parte restante del payout ratio previsto, pari complessivamente al 75% di 3,5 miliardi di utile netto normalizzato 2020”, confermando l’impegno “a erogare dividendi per un pay out ratio del 70% rispetto all’utile netto 2021, parzialmente attraverso un interim dividend nel corso di quest’anno, soggetto all’approvazione della modifica statutaria da parte della Bce e dell’assemblea straordinaria”. Quindi, conclude Messina, “i risultati ottenuti, significativamente positivi, consentono alla nostra Banca di proseguire nel ruolo di motore al servizio della crescita inclusiva e sostenibile”.

Redazione

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