Sarebbe di natura dolosa la matrice dell’incendio che, questa notte, nei comuni di Torrenova e San Marco d’Alunzio, ha distrutto oltre venti ettari di terreno.
Non accenna ad arrestarsi, quindi, la lunga lista di incendi che, dall’inizio di questa calda estate, dilaniano l’isola. Per fortuna, non si sono verificati danni né alle imprese né alle abitazioni e, stando a quanto emerso fino ad ora, non ci sarebbero state persone intossicate o ferite. Tanta, però, la paura degli abitanti che per circa dieci ore hanno visto la furia delle fiamme minacciare qualsiasi cosa a cui si avvicinasse.
L’incendio è divampato in contrada Desa, al confine tra Torrenova ed il centro aluntino, precisamente sul costone, lato Messina di San Marco, che sovrasta il Torrente Platanà; a quanto pare, il territorio di Torrenova non sarebbe nuovo a una devastaizone del genere: già nel 2007 mani criminali avevano, anche in quel caso, fatto partire un incendio che provocò grandi danni alle abitazioni e agli abitanti del luogo.
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