ROMA (ITALPRESS) – Dopo Il traditore, Pierfrancesco Favino si trasforma nuovamente per interpretare un altro personaggio controverso della storia d’Italia: Bettino Craxi. Gianni Amelio lo dirige in Hammamet, nelle sale italiane da domani (9 gennaio). Pur parlando di Craxi, Hammamet non lo nomina mai, Amelio spiega la scelta del cambio nomi: “Non si fanno nomi perche’ si conoscono troppo. Anche negli altri miei film, non amo che si sentano i nomi propri. Mi piace il dialogo netto che vada al sodo”. Favino descrive l’approccio su questo personaggio: “Conoscevo Craxi politico, la figura e la vicenda giudiziaria. Il mio lavoro e’ stato indagare sull’uomo e sul privato. Ho cercato di comprendere il suo punto di vista” racconta l’attore reduce dal successo di Il Traditore”.
Si puo’ definire Craxi una star degli anni 80′? Risponde Amelio: “Non lo considero una star. E’ un politico sul quale e’ calato un silenzio assordante da decenni, anche ingiusto” chiarisce il regista e aggiunge: “Non e’ un film contro Mani pulite, si racconta l’agonia di Craxi, prendo in esame sei – sette mesi della sua vita e racconto la sua lunga agonia, quella di un uomo di potere che ha perso il potere e va verso la morte”.
(ITALPRESS).
cni/mgg/red
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