Sulle aperture di inchieste in Sicilia sul fenomeno dei cosiddetti “furbetti del vaccino” arriva la dichiarazione della Ugl salute Sicilia che, poco prima dell’inizio della campagna vaccinale, aveva già messo in guardia le istituzioni sul rischio che alcune dosi “potessero sfuggire altrove” per essere somministrate a soggetti non certamente prioritari.
“Confidiamo pienamente nell’operato della magistratura, nella certezza che potrà fare presto luce su quanto accaduto, rendendo soprattutto giustizia a coloro che pur avendo prioritariamente diritto si sono visti scavalcati – dicono il segretario regionale Carmelo Urzì ed il segretario regionale dei medici Raffaele Lanteri. Chiediamo pene esemplari per chi non ha rispettato le regole, sia dalla parte di chi ha consentito l’effettuazione della vaccinazione, che da chi si è prestato ad una vergogna simile, a prescindere da chiunque essi siano (figure istituzionali comprese). Le disposizioni sono fatte per essere rispettate e se c’è un ordine di priorità da seguire non può in alcun modo essere disatteso. Chiediamo alle istituzioni preposte il mantenimento elevato della vigilanza su questa triste piaga, affinchè in Sicilia non vi siano più casi del genere.”
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