Fondi bloccati e decreti attuativi fermi, la Sicilia sotto scacco della burocrazia: Schifani pressa, Dagnino replica

Assessorato regionale all’Economia in stallo. Sono oltre 50 i milioni di euro fermi al palo e decine di norme regionali approvate ma ancora in attesa dei necessari decreti attuativi. È questo il quadro che emerge dagli ultimi mesi dell’attività dell’Assessorato regionale all’Economia, oggi guidato dal tecnico Alessandro Dagnino. Una situazione che rischia di paralizzare parte dell’azione legislativa regionale, con effetti diretti su famiglie, imprese e territori.
Il “tappo” che frena la macchina regionale
A sollevare l’allarme è stato nei giorni scorsi lo stesso presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha denunciato pubblicamente la lentezza della burocrazia regionale: “Una certa burocrazia che non è in grado di assumere scelte e responsabilità e rappresenta in ritardo i problemi da affrontare”. Un attacco frontale che non ha risparmiato l’Assessorato all’Economia, considerato ormai da molti “il tappo” che blocca la maggior parte dei provvedimenti operativi della Regione.
I provvedimenti fermi sono numerosi e di varia natura: si va dai fondi per le politiche sociali e del lavoro, ai ristori per gli incendi, fino alla legge per il contrasto alla diffusione del crack – una norma approvata ma mai resa operativa a causa della mancanza dei decreti attuativi. “Senza decreti attuativi la legge resta solo un pezzo di carta”, commentano con amarezza da ambienti regionali.
Irfis, lo strumento che funziona ma resta sotto-utilizzato
Nonostante tutto, l’Irfis continua a dimostrarsi uno strumento efficace per l’erogazione dei contributi: dai fondi per la povertà a quelli per i mutui delle PMI, fino al pagamento degli interessi sui prestiti per i beni durevoli. Tuttavia, molti dei nuovi contributi previsti sono rimasti impantanati in una macchina amministrativa che sembra muoversi con il freno a mano tirato.
Un esempio su tutti: i contributi per l’editoria indipendente, che dopo due anni di regolare erogazione si sono improvvisamente bloccati. “Ritornano misteriosamente di scena pastoie burocratiche che sembravano superate”, denunciano i diretti interessati.
Il nodo Dagnino: tecnico o ostacolo?
Secondo indiscrezioni da Palazzo, alla base delle criticità ci sarebbe anche un cambio di approccio nella guida dell’assessorato. Alessandro Dagnino, avvocato e tecnico di lungo corso, sarebbe troppo rigido e prudente nella gestione dei procedimenti: “A volte troppo rigido, dicono fra i denti dagli uffici regionali, ma si tratta di una affermazione che mai confermerebbero ufficialmente”.
La sua visione, strettamente tecnico-legale, ha comportato un cambiamento netto nelle procedure: “Qualsiasi provvedimento, adesso, da via Notarbartolo viaggia, prima, verso Palazzo d’Orleans; tutto deve essere condiviso in giunta”, spiegano fonti interne.
La replica dell’Assessore: “Nessuna lentezza, attività intensa”
Ma Dagnino non ci sta e, in un’intervista a BlogSicilia, respinge le accuse: “Non c’è un problema di coraggio né un problema di lentezza. Dalla pubblicazione della Legge di stabilità ad oggi abbiamo varato molti provvedimenti. C’è una attività intensa in assessorato e il sottoscritto lavora anche fino all’una di notte per trovare le soluzioni più opportune a tutto”.
L’assessore snocciola l’elenco dei provvedimenti già emanati: contributo di solidarietà, credito al consumo, ampliamento del bando per gli interessi sui mutui, plafond Irfis per start-up, imprese giovanili e femminili, fino al decreto sulle imprese confiscate.
“Ci sono poi i decreti d’intesa con le Autonomie Locali per la ripartizione dei fondi alle città metropolitane e Liberi Consorzi e quello per attribuire contributi a fondo perduto al 30 per cento alle imprese artigiane, d’intesa con le Attività produttive”, prosegue Dagnino.
Tre provvedimenti restano ancora fermi, ma l’assessore assicura: “Nelle prossime ore vedranno la luce il decreto aggregazioni e quello riguardante la norma sugli incendi”. Quanto all’editoria, ammette: “Sul decreto editoria ci sono delle criticità tecniche di natura normativa, ma c’è una intenzione forte e condivisa di dare seguito al provvedimento. Il sostegno all’editoria è una scelta meritoria di questo governo rispetto alla quale c’è piena condivisione da parte mia rispetto alla volontà chiara e netta del Presidente Schifani”.
Cambio di paradigma
Un punto cruciale, secondo l’assessorato, è rappresentato dalla fine dei fondi straordinari legati al Covid. “Negli anni scorsi sono stati erogati contributi a valere sui fondi Covid19, adesso cambia il paradigma e le regole di spesa. Ho predisposto varie soluzioni con l’intenzione di giungere al più presto ad un percorso chiaro e inattaccabile”, conclude Dagnino. Un incontro decisivo su questi temi è previsto per oggi pomeriggio alla presenza del Presidente Schifani, dell’assessore Dagnino, del dirigente generale Silvio Cuffaro e del direttore generale di Irfis Giulio Guagliano. Obiettivo: sbloccare i fondi del Fondo Sicilia e dare finalmente respiro a un’economia regionale sempre più asfissiata da vincoli, ritardi e rimpalli.