Finanziaria: tagliati i fondi per gli aeroporti Comiso e Birgi, se ne riparla a luglio

La Finanziaria regionale cancella i soldi per l’aeroporto di Comiso. La norma che aveva previsto in Bilancio cinque milioni di euro per garantire, per due anni, il servizio di assistenza al volo nell’aeroporto  è stata eliminata dalla proposta del governo regionale e trasferita nella finanziaria bis che il governo e il Palamento siciliano affronteranno subito dopo l’approvazione della prima manovra di Bilancio.
“È una notizia che non che non ci attendevamo — spiega il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo —, ma l’aeroporto non si ferma e prosegue la sua attività. Stiamo lavorando, insieme al sindaco di Comiso, a livello nazionale, con Enac ed Enav, per trovare delle soluzioni».
Mercoledì pomeriggio ba bagarre in aula scoppiata quando l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, ha confermato che non ci sono i fondi per gli aeroporti di Comiso e Trapani-Birgi, impegnandosi a trovarli entro luglio. A quel punto alcuni deputati, tra cui Pippo Digiacomo (Pd), Mimmo Turano (Udc) e Giorgio Assenza (Fi), hanno preso la parola, chiedendo al governo di trovare immediatamente le risorse. Servirebbero circa due milioni di euro. L’emendamento per il finanziamento è stato stralciato dalla finanziaria. Su proposta del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, gli uffici valuteranno la possibilità di fare ricorso alla clausola di salvaguardia comunitaria sugli aiuti di Stato.
L’assessore ha ribadito che non ci sono soldi in bilancio, circa 20 milioni di euro, che servirebbero per le riforme di alcuni settori strategici inserite in Finanziaria, dal sistema aeroportuale, in particolare l’aeroporto di Comiso, al trasporto su gomma, ai teatri, alla riforma delle Ipab, al reddito minimo. Il dibattito sulla manovra in un’aula si annuncia particolarmente nervoso – nei banchi dell’opposizione come in quelli della maggioranza – anche per l’assenza del presidente della Regione, in trasferta a Roma.
“Non ci sono i soldi in bilancio per questi capitoli, dunque prego le forze politiche di non presentare emendamenti sulle voci indicate. La mia proposta è trovare prima questi soldi, rinviando la trattazione degli argomenti a luglio, quando sarà presentato il rendiconto”, ha detto Baccei sottolineando “massima disponibilità a trovare insieme al Parlamento una soluzione.