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Ex lavoratori Almaviva Contact: dopo tre mesi, ancora nessuna risposta

Lunedì 3 novembre, alle ore 9.30, davanti alla sede Inps di via Francesco Laurana si terrà il sit-in degli ex lavoratori Almaviva Contact. Sono trascorsi ormai tre mesi dal licenziamento collettivo scattato il 1° agosto per i 389 dipendenti del call center.

“Da allora, la situazione non solo non è migliorata ma si è ulteriormente aggravata – denunciano le segreterie territoriali e regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni – I prospetti Naspi risultano gravemente errati, nonostante le numerose segnalazioni inviate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali. Per la quasi totalità degli ex dipendenti si prospetta una liquidazione inferiore a quanto effettivamente dovuto, con importi che sul sito Inps ammontano a a soli 190 euro. Un errore tanto evidente quanto inaccettabile, che si traduce in un continuo rimpallo di responsabilità tra azienda e Inps, lasciando centinaia di famiglie nell’incertezza e nella difficoltà economica. Chi ha già perso il lavoro si ritrova ora a dover lottare anche per ottenere un sussidio corretto, indispensabile per la propria sopravvivenza quotidiana”.

Per questo motivo, lunedì gli ex lavoratori Almaviva Contact terranno un sit-in di protesta davanti alla sede Inps per chiedere la correzione immediata dei prospetti Naspi e la celerità nella liquidazione degli importi spettanti.

Nel frattempo, sul fronte del possibile reimpiego dei lavoratori licenziati, si è tenuto ieri un incontro presso l’assessorato alle Attività produttive, alla presenza dell’assessore Edmondo Tamajo e dei dirigenti Vincenzo Ripellino dell’assessorato alla Salute e Ettore Riccardo Foti, del dipartimento Lavoro.
“Purtroppo, non si è registrato alcun avanzamento rispetto al mese precedente – aggiungono le segreterie di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni – Per quanto riguarda il progetto 116117, i locali delle due centrali operative di Palermo (Ospedale Civico) e Catania (Ospedale Cannizzaro), sono quasi ultimati, ma mancano ancora i fondi necessari a garantire la continuità del servizio. I 25 milioni stanziati coprono infatti soltanto la realizzazione delle infrastrutture e due anni di attività, mentre la parte tecnologica dovrà essere sviluppata dall’azienda che si aggiudicherà il servizio, di cui non si conoscono ancora tempi e modalità”.

Un nuovo appuntamento all’assessorato Attività produttive è stato fissato per il 5 novembre alle ore 11, per riprendere il dialogo avviato lo scorso 4 luglio sul progetto di digitalizzazione delle cartelle sanitarie, che dovrebbe offrire una prospettiva occupazionale per circa 300 ex lavoratori Almaviva Contact.

Redazione

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