Emergenza posti letto negli ospedali a Palermo

Sono state 24 ore difficili quelle appena trascorse per gli ospedali palermitani. Con l’aumento dei contagi e dei ricoveri si comincia a registrare una carenza di posti letto soprattutto per chi necessita di assistenza respiratoria a causa dell’infezione da coronavirus.

Proprio ieri al pronto soccorso dell’Ospedale Civico di Palermo sette pazienti positivi con insufficienza respiratoria hanno aspettato per ore senza ventilazione dentro le ambulanze del 118 perché tutti i 31 posti erano occupati, per essere poi trasferiti all’ospedale di Marsala occupando così già un terzo delle ventisei postazioni a disposizione della struttura sanitaria trapanese. Il sindacato dei medici attacca la Regione: “Mancata programmazione, non sono state allestite le strutture alternative: perchè non utilizzare anche l’ospedale militare?”.

Il commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa parla di un centinaio di posti ancora disponibili in città, “ma se il trend dell’epidemia continua così – precisa – non basteranno, ecco perché servono interventi alternativi. Con il nostro piano d’emergenza potremmo arrivare ad avere 2.800 posti covid in Sicilia: ci stiamo lavorando”.

La situazione a Palermo e provincia è al momento relativamente sotto controllo, al Covid Hospital del Cervello sono stati aperti altri diciotto posti di Malattie Infettive, e all’ospedale di Partinico ne sono stati allestiti un’altra ventina: qui si trovano 78 persone ricoverate, di cui nove in terapia intensiva. Si attende a questo punto di poter fare conto sui cento posti dell’ospedale di Petralia Sottana, nelle Madonie, per i quali si dovrà attendere almeno un paio di settimane.

Questa mattina l’Asp di Palermo ha reso noto che due dipendenti in servizio al Pta Albanese di via Papa Sergio sono risultati positivi al Covid-19. Tutte le attività ospitate all’interno della struttura sono state temporaneamente sospese per procedere alla sanificazione dei locali e sottoporre a tampone i dipendenti.

Intanto si apprende da un comunicato stampa che 92 infermieri hanno partecipato alla selezione pubblica indetta dall’Azienda “Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello”, una volta accettati entreranno subito in servizio.

Il bando era stato indetto per fronteggiare la crisi imposta dal coronavirus e per garantire la giusta assistenza sanitaria comprese le cure intensive e subintensive necessarie. Saranno incarichi di lavoro autonomo, libero professionale e co.co.co che dureranno fino al 31 dicembre 2020, ma i contratti potranno essere prolungati in caso di persistenza della crisi.

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