Diga Ancipa
I sindaci del Trapanese hanno lanciato un appello urgente alla Regione Sicilia per far fronte alla grave emergenza idrica che sta colpendo il territorio. Tra le richieste principali, la sospensione dei prelievi per uso irriguo dalla diga Garcia “Mario Francese”, lo stanziamento di 30 milioni di euro per l’installazione dei contatori nei comuni e l’avvio immediato delle procedure per costruire due nuovi dissalatori da affiancare a quello già operativo a Trapani.
Ieri, i primi cittadini hanno incontrato il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino. Durante il confronto, Sammartino ha assicurato che entro tre settimane sarà possibile attivare l’interconnessione tra il lago Arancio e la diga Garcia, un intervento strategico per alleviare la crisi idrica in corso.
I sindaci hanno inoltre chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta regionale che indaghi sulle responsabilità relative allo svuotamento della diga Garcia. L’obiettivo è chiarire le cause della riduzione dei livelli idrici e prevenire future criticità.
L’Ambito Territoriale Idrico (ATI) Trapani, presieduto da Francesco Gruppuso, ha avanzato alla Regione una richiesta di 170 milioni di euro per la sostituzione delle reti idriche fatiscenti e interventi di depurazione. I sindaci hanno chiesto in questa fase almeno 40 milioni dai fondi della concertazione regionale, azione 2.5.1, e hanno sottolineato la necessità di collegare il sistema di sovrambito Montescuro Ovest con quello della provincia di Palermo.
Per far fronte alle criticità immediate, da ieri l’ATI Trapani ha iniziato a ridistribuire ulteriori 50 litri al secondo dal sistema Bresciana ai comuni del Montescuro Ovest. L’intervento temporaneo mira a garantire una maggiore disponibilità d’acqua fino all’attivazione degli impianti più stabili.
Uno degli interventi prioritari riguarda il collegamento dei pozzi Inici, che sarà gestito da Sicilacque con un’operazione straordinaria stimata in circa dieci giorni. Questo intervento mira a migliorare l’approvvigionamento idrico e ridurre ulteriormente le criticità nei comuni serviti.
La costruzione dei nuovi dissalatori rappresenta una misura chiave per garantire autonomia e continuità del servizio idrico, in particolare nei periodi di siccità. L’iniziativa si affianca agli interventi sulle reti e ai collegamenti tra bacini per creare un sistema più resiliente.
La situazione attuale evidenzia come la gestione delle risorse idriche nel Trapanese necessiti di interventi immediati e coordinati. La collaborazione tra Regione, ATI e sindaci appare fondamentale per garantire acqua potabile ai cittadini e sostenere l’agricoltura locale.
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