Ecco la “Nota Killer” in busta paga | Stipendi ribassati e tasse più alte: così Meloni uscirà dalla crisi

Diminuisce Tutto – ANSA_Sicilianews24.it

Cambia tutto e l’economia peggiorerà ma così, per Giorgia Meloni, usciremo dalla crisi.

Viviamo in un periodo storico fragile dal punto di vista economico. La pandemia del 2020, infatti, ha imposto cali produttivi le cui conseguenze si tastano ancora oggi. Molte aziende hanno drasticamente ridotto il personale, gli stipendi pagati e anche l’attività imprenditoriale stessa e molti lavoratori si sono trovati senza un posto fisso o con lunghi periodi di cassa integrazione.

Sebbene il tempo sia passato, le due guerre che si sono poi succedute (quella tra Russia e Ucraina prima e quella tra Palestina e Israele poi) hanno determinato una crescita dell’inflazione e un aumento del costo delle materie prime, soprattutto in riferimento alle bollette delle utenze domestiche e al carburante.

In un contesto del genere, sembra che Giorgia Meloni abbia un piano preciso per uscire dalla crisi. Tutto avverrà dopo le elezioni europee: ecco qual è il piano del Presidente del Consiglio. Vi avvisiamo: potrebbe non piacervi.

Diminuiscono gli stipendi

Al momento, in Italia c’è un buco di bilancio di circa 10 miliardi. Questo implica la necessità di una manovra correttiva che potrebbe arrivare già in estate: la lettera della procedura di infrazione, infatti, verrà mandata da Bruxelles dopo le elezioni europee, mentre per quanto riguarda la legge di Bilancio autunnale si dovrà cercare di diminuire il debito pubblico.

Il piano di Giorgia Meloni, quindi, sembrerebbe essere quello della riduzione degli stipendi. A partire dal 2025, infatti, le buste paga di 14 milioni di italiani torneranno a essere più basse poiché il rifinanziamento della proroga del taglio al cuneo fiscale e la nuova Irpef impongono una copertura specifica e solida.

Come Meloni uscirà dalla crisi
Come Meloni uscirà dalla crisi: non piacerà a tutti (sicilianews24.it / depositphotos)

Aumento dell’inflazione

Sugli italiani, inoltre, si abbatteranno anche il Patto di Stabilità e la Procedura di Infrazione che, stando alle stime più positive, potrebbero determinare tagli alla spesa pubblica fino a 10 miliardi di euro, da qui al 2032. I tagli, quindi, si riverseranno sugli enti locali che saranno poi costretti, per sopravvivere, ad alzare le tasse comunali e quindi ad impoverire ulteriormente gli italiani.

Insomma, il prossimo futuro non sembra roseo e le tasche dei cittadini sembra che si svuoteranno ancora di più: in ogni caso, però, tutto può cambiare e noi vi terremo come sempre aggiornati.