Ebola. Preoccupazione per i militari catanesi

Catania – Anche l’ Italia minacciata dal virus Ebola il quale, in Africa, ha già causato centinaia di morti. La maggiore preoccupazione riguarda i continui sbarchi di migranti sulle coste della Sicilia che potrebbero diramare tale malattia tra i soggetti che entrano in contatto con Loro e, quindi, in primo luogo con le Forze dell’Ordine.

In tale scenario, assurdo ma vero, ciò che si è verificato in data 11.04.2014: in occasione di un accompagnamento di circa 300 migranti, il Funzionario responsabile del servizio ha pensato bene di fare salire a bordo dei mezzi di trasporto i colleghi del Reparto Mobile di Catania; i colleghi anzidetti, hanno viaggiato in condizioni rischiose sotto il profilo della sicurezza e delle condizioni igienico sanitarie. Nello specifico, i migranti, senza avere effettuato i preventivi controlli sanitari, hanno viaggiato ammassati unitamente ai poliziotti a bordo degli autobus comunali dell’Amt dal Palaspedini all’Aeroporto Fontanarossa. Ulteriore dato inquietante che non sono stati rispettati i limiti sulla capienza dei bus: infatti, oltre ad avere

occupato tutti i posti a sedere, sul mezzo di trasporto non vi erano più posti in piedi.
Alla luce di quanto sopra, il Coisp e la Uil Polizia chiedono all’amministrazione catanese:

– di sottoporre, con spese a carico dell’Amministrazione, tutti i poliziotti impegnati in tale servizio ai rituali controlli sanitari;

– di evitare, in futuro, occasioni di contatto diretto con masse di migranti non sottoposti preventivamente a visite mediche.
– che il Questore di Catania Salvatore Longo convochi, immediatamente, un “Debriefing” al fine di sensibilizzare ed istruire alcuni responsabili dei servizi facendo tesoro dialcuni gravi errori

– che il Dirigente del X Reparto Mobile di Catania Marcello Guglielmino personalmente, o tramite i Funzionari addetti, si rechi sui luoghi di lavoro in occasione degli sbarchi; ciò al fine di mettere in opera le Sue note qualità operative professionali, quindi vigilare sul rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza a tutela del personale impiegato.

Da non dimenticare che i poliziotti impiegati in tali servizi, a fine turno, si relazionano con le proprie famiglie. 

Redazione

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