“Ragazzi, vostra madre è ancora calda per via dei farmaci antitumorali che le avevano somministrato”, dice l’ennesimo medico ai figli di Grazia Bruno, la donna di Villagrazia di Carini (Pa), vegliata sette giorni dai figli perchè creduta solo in stato di morte apparente.
Si convincono, e finalmente lasciano il corpo al sindaco che stamattina con una troupe di becchini e sanitari ha proceduto con un’ ordinanza, al trasferimento della salma per le celebrazioni del funerale coatto.
Durante le esequie il prete ha difeso la famiglia e mentre tutto sembrava oramai risolto, dal fondo della Chiesa come una profezia dell’Esorciccio :”abbiamo tumulato nostra madre viva”.
I figli continuano quindi , in barba a tutti i certificati medici possibili e l’evidenza, a credere che la madre si trovasse solo in catalessi. Se il sindaco non fosse arrivato l’avrebbero ancora tenuta pazientemente a casa ben coperta da plaid e coccole. D’altronde, si sa, la salma è la virtù dei morti.
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