Dolci natalizi siciliani, nessuno si ricorda più dei “pizzichintì” I Un tempo era il più a

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Pizzichintì – sicilianews24.it – fonte: Web

Anche in Sicilia sta per arrivare il Natale, con lui i dolci tipici siciliani, come i pizzichintì, che ancora oggi sono tra i preferiti da molti. 

Dicono che il Natale trascorso al sud è quello in cui si passa la maggior parte del tempo seduti a tavola, a mangiare qualsiasi leccornia che il territorio e la sua tradizione propone. In effetti, tutti coloro che festeggeranno nella zona meridionale della nostra Italia deve rassegnarsi a vedere la bilancia aumentare il numero sul display al rientro dalle vacanze.

Ma in fondo, come è mai possibile resistere a così tante leccornie che vengono servite tutte insieme e che risultano essere una più buona dell’altra? La parte migliore di ogni pasto resterà sempre quella del dolce.

Questa volta la tradizione siciliana propone un dolce molto particolare che si prepara con i fichi d’india, che pur arrivando da un altro continente è ad oggi uno dei frutti simbolo della Sicilia. I dolcetti a cui ci si riferisce sono i pizzichintì.

Semplici da preparare, molto dolci e gustosi, che possono essere facilmente preparati anche in inverno in quanto il fico d’India riesce ad essere raccolto, soprattutto in Sicilia dove il clima è sempre tiepido.

La storia dei pizzichintì

I pizzichintì sono quindi uno dei dolci natalizi siciliani per eccellenza. Nasce dal bisogno delle massaie di consumare ciò che di deperibile avevano in casa. Il nome è molto strano e incuriosisce molto. In buona sostanza si tratta di mostarde di nfichi d’india , che si possono preparare dopo aver privato il frutto delle sue spine.

La mostarda si prepara in varie zone d’Italia, ma in Sicilia è completamente differente da quella che viene preparata altrove. Conoscere i pizzichintì è importante per portare avanti una tradizione che sta mano mano scomparendo.

Mostarda di fichi d'India - sicilianews24.it
Mostarda di fichi d’India – sicilianews24.it – fonte: Web

Un dolce semplicissimo

Più semplice dei pizzicanti è difficile trovarne di dolci. Innanzitutto si tolgono le bucce ai fichi d’India, facendo attenzione alle spine. Solo in un secondo momento si procede a far bollire i frutti per ottenerne una polpa.

Successivamente questa si filtra per eliminare i tipici semini dei fichi d’India. Questa operazione in passato veniva fatta con dei panni di lino. Aggiungendo la farina si fa addensare il liquido. Infine è possibile mettere la polpa all’interno di stampi da far seccare e poi gustate.