Dal Senato arriva il si all’autorita’ portuale per porti siciliani

L’aula di Palazzo Madama, questo pomeriggio, ha approvato il ddl di riforma dell’ordinamento dei porti italiani che riguarda anche i porti di Trapani, Catania, Palermo e Messina.

di redazione

Trapani, 12 settembre 2012 ‘ L’aula di Palazzo Madama, questo pomeriggio, ha approvato il ddl di riforma dell’ordinamento dei porti italiani.  All’articolo 6 si legge: ‘I porti di Ancona, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, La Spezia, Livorno, Manfredonia, Marina di Carrara, Messina, Gioia Tauro, Napoli, Palermo, Ravenna, Savona, Taranto, Trapani, Trieste, Venezia, Salerno, Augusta, Olbia-Golfo Aranci e Piombino sono amministrati dalla autorità portuale, che svolge i seguenti compiti in conformità agli obiettivi di cui all’articolo 1”.

Trapani, dunque, è tra le città che avranno l’autorità portuale. Il Senato ha approvato in prima lettura, poi toccherà alla Camera. L’inserimento di Trapani tra i porti destinati ad avere l’Autorità Portuale è frutto della proposta e di emendamenti del senatore Antonio d’Alì al provvedimento diiniziativa parlamentare. Stamane sono stati anche rigettati dall’aula del Senato due emendamenti che cancellavano Trapani dall’elenco. Uno era stato proposto da IDV, l’altro da Grande Sud, ed in particolare dal vicepresidente del partito di Miccichè, la senatrice Adriana Poli Bortone, “a dimostrazione, sostiene il senatore D’Alì,  di quanto poco sia tenuta in considerazione una politica di sviluppo per il Meridione da parte chi dice di difendere gli interessi di questa parte del Paese. « Esprimo tutto il mio apprezzamento per il lavoro svolto dal senatore del Pdl Luigi Grillo, presidente dell’VIII commissione Lavori Pubblici. Con l’approvazione da parte del Senato del provvedimento ‘ ha detto con soddisfazione il senatore d’Alì ‘ si può considerare concluso quel percorso di chiarezza e trasparenza che abbiamo a lungo sollecitato per la ricostituzione della autorità portuale a Trapani. Il suo ripristino è una esigenza che in questi anni è stata pesantemente avvertita. Prima tra tutte la necessità di un ritorno ad una gestione strategica complessiva per tramite dell’Autorità Portuale ove siedono tutti i rappresentanti delle amministrazioni locali e degli operatori portuali. Ora il testo, dopo l’ampia discussione inSenato, passerà alla Camera dove troverà approvazione definitiva».