Cronaca

Convenzione Stadio Palermo, scintille in Consiglio: i chiarimenti di Orlando

Convenzione Stadio Palermo. La vicenda inizia con un’interrogazione di Fabrizio Ferrara, consigliere comunale dell’opposizione che domandato “a che titolo la Ssd Palermo abbia finora utilizzato lo stadio e i suoi spazi, mettendo tutta la pubblicità possibile e immaginabile, senza che vi fosse una convenzione”.

Gli uffici competenti del Comune hanno chiesto al Consiglio la restituzione della delibera relativa alla convenzione, perché frattanto la società è cambiata.

Il chiarimento di sindaco e assessori

Da qui l’intervento del sindaco, Leoluca Orlando che ha rilasciato ieri una dichiarazione congiunta con gli assessori al Bilancio, Roberto D’Agostino, e allo Sport, Paolo Petralia Camassa.

“Ovviamente come tutti, da amministratori e da tifosi – afferma il sindaco  –  contiamo sul fatto che la situazione si chiarisca al più presto anche perché di fondamentale importanza per il prosieguo della risalita del calcio palermitano verso le serie superiori.
L’Amministrazione ed il Consiglio comunale credo abbiano l’unico obiettivo di garantire l’utilizzo dello stadio nel modo più corretto, come parte del più ampio impegno per il calcio e lo sport d’eccellenza nella nostra città”.

“Crediamo – dichiarano gli assessori D’Agostino Petralia Camassa – che sulla vicenda della concessione dello Stadio Barbera per la società rosanero, sia in corso la classica tempesta nel bicchiere d’acqua.
Come è noto a tutti, lo stadio è stato affidato (e per fortuna è stato affidato) con un consenso unanime istituzionale e politico, alla fine della scorsa estate per permettere alla squadra di calcio l’iscrizione al campionato di serie D.

Ciò è avvenuto nelle more della definizione della Convenzione, che dovrà essere votata dal Consiglio comunale e dovrà stabilire, fra le altre cose, anche i canoni concessori. La concessione non potrà ovviamente non tenere conto del fatto che la società usufruisce dello stadio, ed allo stesso tempo ne cura la manutenzione e la sicurezza, già dal 2019.

Sarà il Consiglio comunale, certamente anche sulla scorta di valutazioni tecnico-economiche che gli uffici hanno redatto, a valutare quali saranno i canoni da applicare.
Quindi in atto non vi è alcuna concessione a titolo gratuito né alcuna omissione di pagamenti da parte di alcuno né altro motivo di polemica”.

Redazione

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