Contagi in Sicilia, la curva scende, ma piano: nel catanese ancora troppi casi

Oggi l’Italia si sveglia con le prime tre regioni in zona bianca e continua il cammino del Paese verso una ritrovata e tanto attesa normalità. L’obiettivo da raggiungere per tutte le Regioni è l’ormai famoso dato dell’incidenza che deve attestarsi sotto i 50 casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive.

In Sicilia siamo vicini, ma non ci siamo ancora. L’Isola è ferma a quota 55, ma quello che fa più pensare è il rallentamento della discesa delle curva che ha registrato un -32% nelle settimane precedenti, ma che negli ultimi 7 giorni si è fermata a un -6%.

I dati di ieri, in linea con quelli degli ultimi giorni, mostrano un dato relativo a Catania e provincia ancora troppo alto per ambire alla zona bianca (ieri 124, sabato 169, e venerdì 168). La Sicilia è al terzo posto per contagi alle spalle di Lombardia e Campania. 

Quello che consola è l’alto numero di guariti e il dato incontrovertibile del calo dei ricoveri, sia in ordinaria che in terapia intensiva dove restano soltanto 65 posti letto occupati.

Quello su cui adesso ci si deve concentrare è la campagna vaccinale, che nonostante qualche intoppo, prosegue a un buon ritmo. Da giovedì 3 giugno le prenotazioni dovrebbero essere aperte a tutte le fasce d’età anche se si teme un ritardo dal momento che (come si legge sul GdS) fino a ieri gli elenchi degli aventi diritto non erano ancora stati forniti a Poste Italiane.

L’Isola attende le forniture di Pfizer, mercoledì ne dovrebbero arrivare 168mila, mentre sono già state consegnate 76.100 dosi (29.600 di Moderna e 46.500 di Johnson&Johnson) nei giorni scorsi.

Poi c’è la questione delle dosi di AstraZeneca, in eccedenza fino a qualche giorno fa, fino all’esaurimento totale delle scorte di sabato 29 che ha visto rimandare a casa a Palermo, sia i maturandi che coloro che erano prenotati per ricevere la seconda dose.

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