Catania Parma 0-0: primo punto in classifica, prima gara senza reti al passivo

PRIMO MATTONE
Un punto ed un passo avanti, il primo mattone per costruire un futuro lontano dalla tensione e dal condizionamento psicologico dettato dalle prime giornate di campionato; il Catania chi…

PRIMO MATTONE
Un punto ed un passo avanti, il primo mattone per costruire un futuro lontano dalla tensione e dal condizionamento psicologico dettato dalle prime giornate di campionato; il Catania chiude sul punteggio di 0-0 contro il Parma e, dopo aver cercato la vittoria con coraggio e generosità, rientra negli spogliatoi riflettendo sul vecchio adagio del calcio che impone ad una squadra matura di evitare la sconfitta quando è impossibile giungere al successo. Tante “trappole”, tutte in una volta, potevano ferire il Catania: la pressione della graduatoria, la concomitanza di infortuni ed indisponibilità proseguita anche nel corso della gara (non convocati Izco, Leto e Castro, costretti ad uscire anzitempo dal rettangolo verde Bergessio ed Almiron), il terreno pesante che limita maggiormente chi ha il “dovere” di costruire e, non ultima, la qualità nelle ripartenze di un avversario che vale una classifica ben diversa da quella attuale. Eppure i rossazzurri hanno schivato tutte le insidie: portano a casa un punto, il primo, forse poco per chi sognava il riscatto, sicuramente un segnale importante per chi riesce a soppesare il significato delle difficoltà. 
LE SCELTE INIZIALI
Maran ha optato per un modulo 3-5-2 speculare a quello parmense, con Barrientos e Bergessio in avanti, in mezzo il folto centrocampo con l’innesto di Guarente, Plasil e Almiron ad inventare, Alvarez e Monzon più alti sulla linea mediana, Bellusci, Legrottaglie e Spolli davanti ad Andujar. 
LA GARA, MOLTO TATTICA E COMBATTUTA
Al 2° si propone Plasil, tra i migliori oggi, cross basso per Bergessio che in scivolata anticipa l’avversario diretto e spedisce di poco sul fondo. Primo tempo diesel, qualche “spizzata” di testa di Spolli su azione d’angolo e poco più, il Parma si fa vedere solo con un destro strozzato di Parolo. Nella ripresa i ducali si presentano con Palladino al posto di un evanescente Cassano, il Catania invece aveva già sostituito nel primo tempo Bergessio con Lopez, per infortunio di Gonzalo. Anche il secondo tempo scivola via senza sussulti fino a quando Maran non mette mano al modulo con un cambio che rivoluziona la squadra, l’innesto di Boateng, esordio per lui, ‘costringe’ la squadra a tornare a 4 dietro con Alvarez sulla fascia sinistra, in mezzo Plasil e Guarente rimangono bassi mentre Monzon con Barrientos e il neoentrato si piazzano dietro Lopez. Il gioco trova subito nuova verve, Plasil diventa immediatamente il padrone del centrocampo rossazzurro e la manovra acquista fluidità, non tantissime le occasioni a dire il vero ma i rossazzurri si avvicinano all’area avversaria con più facilità. Le occasioni migliori sono per Legrottaglie, che sugli sviluppi di un angolo al 25°st gira al volo e trova pronto Mirante, e per Plasil, che al 32°st con un diagonale di destro sfiora il palo. Il Parma si rende pericoloso solo con un tiro di Amauri che impegna Andujar alla respinta bassa. I minuti finali sono nervosi ed elettrici, il cambio di Keko per un Barrientos stremato dona ulteriore vivacità ma non arrivano altri pericoli per la porta di Mirante. 
FormazioniCatania (3-5-2): Andujar, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Alvarez, Plasil, Almiron (63° Boateng), Guarente, Monzon, Barrientos (86° Keko), Bergessio (33° Lopez).Parma (3-5-2): Mirante, Cassani, Felipe, Lucarelli, Biabiany (80° Rosi), Acquah, Marchionni, Parolo (63° Obi), Gobbi, Cassano (46° Palladino), Amauri.