Castelvetrano, sequestro da 5 milioni di euro a una coop turistica

A Castelvetrano sigilli a una società cooperativa da parte dei finanzieri del Comando provinciale di Trapani in esecuzione ad un decreto di sequestro conservativo, nell’ambito dell’attività istituzionale “anticorruzione” e di contrasto alla mala gestione delle risorse pubbliche, richiesto dalla Procura regionale della Corte dei conti. Coinvolti i tre soci della coop (M.I. P.E., classe 1961, A.G.C., classe 1966, S.A., classe 1962).

L’attività scaturisce da una pregressa indagine. condotta dalla Tenenza di Castelvetrano, dopo la quale erano emersi profili di responsabilità sul conto della cooperativa e dei soci in ordine ai reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, correlati ai lavori di ampliamento e ristrutturazione della struttura alberghiera.

Condanna già in primo grado

Alla luce delle risultanze emerse, con sentenza dello scorso luglio 2017, i giudici della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti avevano già accertato in primo grado la responsabilità amministrativa solidale in capo alla società beneficiaria della provvista pubblica ed in capo alle persone che avevano concorso nello sviamento dei fondi ricevuti dagli enti pubblici finanziatori, condannandoli al pagamento di quasi 5 milioni di euro all’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, nonché di oltre 400 mila euro al ministero dello Sviluppo Economico.

Sigilli anche a conti bancari

A seguito di ulteriori approfondimenti – disposti dalla Procura regionale della Corte dei conti ed eseguiti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani in aderenza alle novelle introdotte dal nuovo codice di giustizia contabile, approvato con D.Lgs. n. 174/2016 – i finanzieri hanno proceduto a dare esecuzione al decreto di sequestro, che ha riguardato due rapporti bancari riconducibili a due dei tre soci citati, per un valore pari ad oltre 57 mila euro, nonché un noto complesso alberghiero ubicato in Marinella di Selinunte – nota zona balneare e di rilevante interesse storico culturale del litorale sud del trapanese – e una unità immobiliare a Castelvetrano, per un controvalore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro.