Un centro di ricerca biotecnologica e biomedica, un progetto ambizioso che si appresta a diventare realtà. Sarà un polo d’eccellenza e verrà realizzato a Carini dalla Fondazione Ri.Med nata nel 2006 da una partnership internazionale fra Governo italiano, Regione Siciliana, CNR, e Università di Pittsburgh.
Il centro si occuperà principalmente delle alterazioni genetiche, della creazione di farmaci e di vaccini. Ma ci saranno anche settori dedicati allo studio del neurologico, all’ingegneria biomedica, alla medicina rigenerativa e alla biologia strutturale. Insomma, darà lavoro ad almeno 600 persone e permetterà il rientro in Patria di molti ricercatori siciliani e italiani scappati all’estero.
Il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica, dal valore di 230 milioni di euro, sorgerà quindi a Carini – su un area messa a disposizione dalla Regione Siciliana- a poca distanza dall’autostrada e dall’aeroporto e sarà anche molto curato dal punto di vista architettonico.
Al campus scientifico del Ri.Med si affiancherà anche un ospedale da 300 posti letto che sarà invece gestito dall’Ismett. Quest’ultimo progetto è stato approvato il mese scorso dal Ministero della Salute con un finanziamento di 118 milioni di euro e sarà articolato in quattro aree funzionali: Istituto dell’apparato cardiovascolare, Istituto delle neuroscienze, Istituto per l’apparato locomotore, Istituto per i trapianti e Medicina rigenerativa.
Insomma, si tratta di una grande opportunità di sviluppo economico-sociale per tutta la provincia di Palermo.
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